Prime imbattute in AFC East, e tra le pochissime (6) dell'intera Lega, dopo 120 minuti di campionato: Dolphins-Bills, poi, mai di recente a queste altezze di classifica e mai senza squadre con 0 vittorie la loro Divison in questo momento della stagione. Josh Allen si avvia deciso, con Gilliam e il favore della violenza non necessaria di Xavien Howard, per l’obiettivo vetta-solitaria, il sack di Ingram non ne ridimensiona le idee di partenza e Singletary si allarga in endzone a raccogliergli il 4th e goal corto di un 7-0 Buffalo che, di contro, non deprime Miami e lo stesso Ingram, giù sull’erba nelle 10-Bills a ricoprire il contro-sack con fumble di Allen, tamponato lateralmente da Holland. Edmonds accede al touchdown senza quelle complicazioni (7-7) che Spencer Brown evita ai suoi recuperando un’altra persa da sack (sempre e solo Melvin Ingram): Allen, così, a scendere sulle 9 (2nd e 19) e da lì di polso stretto, in ambo i casi da McKenzie (14-7 Buffalo), con gli strappi di Mostert e – reverse-run – Waddle a spuntare una ricarica-down trasferita in endzone per il tuffo di Cracraft (14-14) da Tagovailoa, messo a sua volta fuori uso da un roughing di Milano, ma solo fino alla ripresa post-intervallo: dell’intermezzo di Bridgewater memorabile solo il sack di Rousseau, mentre Allen attacca con forze nuove – Morris/Gabriel Davis – fino al field-goal di Tyler Bass (17-14 Bills). Qui Milano è corretto nell’anticipo di Hill su un 3rd e 2 centrale quasi quasi perfino intercettato, ecco quindi Moss a freccia e Allen su Knox per un’altra calciata, questa out, di Bass, poi Tagovailoa-Waddle da 45 yards di lancio-ricezione (3rd e 22 da sack Hamlin/Rousseau): vigorosa dalla breve la run di Edmonds (21-17 Dolphins), ma Jaelan Philips va a vuoto sulla finta da 3rd e 3 di Moss e Allen, in redditizia escursione al fianco di Cook/Singletary nelle 5 di Miami, abbassa imparabilmente per McKenzie il 4th e goal esterno del sorpasso, mentre una goffa collisione in endzone con Sherfield impenna senza però espellere dalla endzone di casa il punt di Morstead che, così maltrattato, diventa safety-Bills (19-21). Allen, a svantaggio dimezzato e con 93 secondi da utilizzare anche in ottica field-goal, rispetta i giusti tempi esecutivi di rapidità da Gabriel Davis/Crowder fino l’holding di Quessenberry che lo fa incolpevolmente retrocedere: vince Miami.
Fabrizio Mancini
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