Charlotte: dove i Lions, dopo 6 vittorie nelle ultime 8, proprio non dovevano perdere. Oggi, perciò, match fondamentale contro i disastratissimi Bears al Ford Field per poterne giocare un altro, decisivo, domenica prossima a Green Bay. Un progetto necessario, da impiantare cominciando presto a rimuovere qualche odierno impedimento iniziale: l’holding di Jacobs da 3rd e 9, Fields giù di corsa da screen-pass di Kmet e la stessa connessione invertita sull’esterno della endzone (3rd e 2 altezza 13, 7-0 Chicago), nonchè un doppio quasi-intercetto a Goff – Gordon e, 4th e 4 in endzone, Houston-Carson -, mentre proprio Gordon sotterra in fallosa contemporanea Chark. Anche Brock Wright si allarga in una corta presa-touchdown (7-7), con Fields capace dalla sua di scrollarsi dall’abbraccio-sack di Cominsky sgroppando lungo 60 yards di campo per il field-goal ok di Santos (10-7 Bears), di là ne tira su 21 Jamaal Williams, mentre i blocchi di Wright/Ragnow sgombrano la strada del touchdown all’ultima delle run del drive (Swift, 14-10 Lions). I sack di Paschal/Houston alzano altresì il livello casalingo del controllo difensivo di Fields, per Williams/Swift non è ancora l’ora del riposo e il placcaggio di Brisker non chiude in tempo sul 1st e goal del 21-10 Goff-Wright, intanto che un nuovo contatto di Houston spossessa Fields con Hutchinson a ricoprire il fumble palesando, così, pure St. Brown-Mitchell, oltre a Badgley, chiamato al field-goal finale (24-10 Detroit) e, di stupefacente reverse, Jameson Williams. Morrow, sullo sprint breve del più noto Jamaal, proprio non sa come metterci mano (31-10), Goff va allora alla ricerca di Chark/Raymond prima di affidare ai blocchi di Brown/Ragnow una catch and run di Swift dalle 21 (38-10 Lions), l’infuriato Houston carica duro Fields e sempre Jamaal Williams si lancia nel profondissimo delle 12-Bears perchè Badgley fiondi tra i pali il 41-10 Detroit.
Fabrizio Mancini
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