Nella ghiacciaia dell’Heinz Stadium nel ricordo di Franco Harris, ma - sportivamente parlando - soltanto per strappare ai Browns un terzo posto di Division: chi conosce la storia degli Steelers non si chiederebbe chi glielo fa fare a -10 di temperatura, un’arma casalinga inizialmente neanche consona, peraltro, agli interessi di classifica dei gialloneri di coach Tomlin. Raiders ben più pimpanti, infatti, con Carr-Moreau e Abdullah oltre un 2nd e 16 già nel down successivo al sack di Heyward, Sutton buca poi l’anticipo di Renfrow da 3rd e 7 e Norwood non ne segue sul lato giusto il tuffo-touchdown del 7-0 Las Vegas. Kenny Pickett rientra da un turno di cure assicurandosi con le prestazioni di un doppio Diontae Johnson il field-goal – out – di Boswell, dal 3rd e 2 per Pickens parte a freccia Warren e proprio Pickett trasmigra di là di un 4th e 1: tutto il possibile, insomma, perchè, stavolta, Boswell segni al piede dalle 44 (3-7), peccato che Carr – saggiati discretamente Moreau/Jacobs - non perda secondi utili e punti su Waller un 3rd e 10 ultratriplo per il field-goal nel sacco di Carlson (10-3 Raiders). Dopo il riposo due intercetti in 10 secondi di Perryman e – da drop di Moreau - Maulet a Pickett/Carr, Diontae Johnson una garanzia costante (3rd e 8) che il field-goal sbagliato da Boswell disgrega, stesso refrain sul secondo intercetto-Steelers di Fitzpatrick disfatto dal ‘muro’ di Tillery al 3rd e 10 di Pickens. Carr anche sackato da Highsmith e Warren ultimo terminale (3rd e 5) di un piano di recupero da holding di Dotson: Boswell qui preciso dalle 40 (6-10) e Pittsburgh beneficiata da un contenzioso tra arbitri per l’assegnazione del completo ad un 3rd e 5 basso di Freiermuth cui avanza una yarda varcata al millimetro da Pickett, dalle 14 poi con un bellissimo centrale stretto agguantato in touchdown da Pickens (13-10 Steelers). Più bello ancora il volo d’intercetto di Sutton a spiccare altissimo su Renfrow: vince Pittsburgh.
Fabrizio Mancini
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