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Fabrizio Mancini

NFL 2022 WEEK 16 - Dolphins 20 Packers 26

Aggiornamento: 22 lug 2023

Troppi e troppo lunghi per il livello della AFC 2022 i due parziali negativi stagionali da 0-3 ognuno di Miami, il secondo tuttora in itinere: i Packers sull’argomento possono organizzarci delle masterclass quest’anno (andati anche 0-5, ora però sono ad un 3-2 di buon rilancio-playoff), eppure ecco lì pure loro, come i Dolphins, al dunque di un campionato, nella Division opposta, ancora da poter salvare. Mai visti, in effetti, così squadra finora i gialloverdi – in bianco all’HardRock Stadium - di coach LaFleur, Miami invece è sempre quella che accelera ad ogni down offensivo, tanto più se Tagovailoa, con Mostert/Hill, deve praticamente cominciare da un holding (Fejedelem) e far chiudere al calcio (da Sanders altezza 46 yards, 3-0 Dolphins) il drive di partenza-match. Uno spettacolo il ritorno-Packers di Nixon - 93 yards -, come perciò un peccato il solo ripristino dello score in parità (3-3 per il field-goal di Crosby da sack arretratissimo Roberts/Rodgers): è purissima, indiscutibile giurisprudenza sportiva, inevitabilmente, la nemesi di una non meno entusiasmante catch and run da touchdown (Waddle al via dalle sue 16, 10-7 Miami) e provvidenziale la reazione di Green Bay, anch’essa tuttavia scaturita da un kick di rigiocata mal smozzicato da Sanders per il doppio autografo di Rodgers ad una run da 3rd e 8 e l’adagio del 4th corto del 14-10 Packers tra i guanti di Marcedes Lewis. Una crepa normativa alla legge delle punizioni divine proprio il quarterback ospite la scopre non inquadrando al meglio su Watson un nuovo 4th down – bene qui in ripiego Kohou – susseguente ad un disfunzionale snap-fumble di Miami riconquistato da Tagovailoa –, e si tira avanti così, di tentate e a volte riuscite risalite reciproche: ok il rattoppo di Gesicki all’holding di Armstead, poi la proprompente run-touchdown di Wilson (17-14 Dolphins), smascherato da Raekwon Davis un attacco-Packers da fake-punt (Leavitt), Sherfield in soccorso di Tagovailoa, sackato da Reed (nei pali il 20-10 di Sanders dalle 34) con bis-fumble e ricopertura annessa qualche minuto dopo. Rodgers apre dunque il dialogo di un 4th e 1 (Watson) nell’inganno di una corrispettiva azione di fintato sfondamento centrale (Crosby tira dentro il 13-20), supera un secondo 4th minimo al passo e stecca con Lewis i meriti prodigiosi di un 3rd e 9 esterno: la run di Dillon fa quindi briciole di Eguavoen (20-20), Mostert allunga a sua volta un ultimo down breve assaltando, coadiuvato da Waddle, le 30 di GB. Out il field-goal di Sanders e, per questo, confidente fin troppo nelle regole orali della già citata cabala footballistica Rodgers, intercettato in endzone-Dolphins da Kohou, un regalo e nulla di diverso, al contrario, il centrale di Tagovailoa inviato al destinatario nemico (Alexander) con quanto ne deriva: un roughing di Phillips, il field-goal a bersaglio di Crosby (23-20 Packers) e il secondo intercetto di fila (Campbell) a Tagovailoa, lavorato al contrattacco da Doubs/Dillon per il calcio del 26-20 (Crosby dalle 26) e triplicato da Rasul Douglas a 1’29” dal termine. Vince GB.



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