Il pareggio di New York contro i Giants tiene ancora a galleggiare nell’acquario dei playoff Washington che oggi a San Francisco, perdendo nel frattempo Lions e Seahawks, è a spalle meno al muro di quanto avrebbe potuto se anche solo una delle due avesse aggiunto una W sul tabellino della propria classifica. Concentrati, però, i Commanders lo sono assolutamente, come quando con gli occhi tutta la linea monitora l’uscita parallela allo scrimmage di un 4th e 1 di Juszczyk che, alle strette, smista da McCaffrey un pass di salvataggio inibito alla presa da Mayo, poi Payne sacka pure Purdy e Heinicke assiste McLaurin/Dotson non disdegnando la donazione-flag di Ward. Proprio sull’ultima yarda, però, Gibson salta di 4th e 1 contro il muro di Warner, Jennings ferma basso alle spalle di Danny Johnson – che quasi glielo intercetta – il 3rd e 9 di Purdy e Reaves si fa sfuggire il rientro in verticale della long-run di McCloud dalle 29 al touchdown (7-0 49ers), riscattandosi qualche minuto dopo nella deviazione viva di un 1st e 10 sottratto a Jennings per l’intercetto di Forrest. Per Washington, tuttavia, arranca nelle ultime 31-Niners peggio che in un percorso di guerra, tra false partenze (Trai Turner) e sack (Bosa): Robinson compensa quanto può, i profitti veri Heinicke li porta da Samuel e, in endzone di 2nd e goal corto scavalcando Lenoir, Dotson (7-7). I Commanders, però, già evidentemente frastornati al rientro immediato dall’intervallo da McCloud – di ritorno – e Aiyuk, non si aspettano che Purdy osi addirittura un 3rd e 4 centrale diretto in touchdown dalle 34 (lo riceve Kittle, 14-7 SF): la misurazione manuale di un 4th e 1, poi, promuove il tempismo aggressivo di Bosa/Warner su Heinicke e, di là, Kittle frantuma ancora l’ultimo terzo di campo ospite tagliandolo trasversale sul blocco di Jennings da semplice appoggio di Purdy (21-7). Womack, però, attento a non fare interferenza, non disturba troppo la ricezione profonda di McLaurin, riazionato quindi per un tuffo-touchdown dal 2nd e goal di Heinicke (14-21), ma anche Aiyuk sfreccia in spazi eccessivamente aperti di catch and run, chiusi a seguire, ma a fronte di perdite ormai irreparabili dal sack di Smith-Williams accoppiato alla falsa partenza di McGlinchey: Niners, infatti, a punti con Gould (24-14), all’attacco blindisde di sack-fumble (Bosa) portato via alla ricopertura di Cole Turner dai denti di Willis e di nuovo flaggati (McGlinchey, identica colpa precedente) per un’altra realizzazione al piede di Gould (27-14 SF). Indugio pur minimo di Heinicke qui vistosamente fatale: Ward gli intercetta perciò un 2nd e 7 ritardato di millesimi e non punito a dovere, in proporzione alla distanza dalla endzone, da Aiyuk/Jennings: riecco Gould al tiro da 3 (30-14), novità finale di coach Rivera invece Wentz, subito in sintonia con Jonathan Williams/Gibson e, trasversale nell’angolo della endzone, Samuel. Bosa lo sacka in mossa di conversione (20-30), McCaffrey e (4th e 3) Kittle rialzano Purdy dal sack di St-Juste, l’ultima run-touchdown dell’ex Panthers butta sotto chiunque, l’amico Jennings incluso: 37-20 49ers.
Fabrizio Mancini
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