Ci sono squadre che non faranno magari i playoff, ma che guardi giocare più divertito di altre che, al contrario, vantano un miliardo di possibilità in più di allungare fino alla postseason il proprio campionato. E’ l’esempio dei Lions, recentemente miglioratissimi pure in difesa, si guardi alla caparbietà di Elliott nella contesa di una palla-Jaguars alla fine persa da Etienne e ripresa da Anzalone: Goff allora da Brock Wright, Darious Williams gli tocca un 3rd e 7 centrale accomodando così la ricezione di St. Brown e il Williams di Detroit – Jamaal – finalizza di scorrevolissima run breve in endzone (7-0 Lions). Di là Lawrence-Kirk pareggiano un altro autogol ospite di riapertura (falsa partenza di Engram), Agnew (4th e 1) non sciupa la riparazione, Zay Jones – drop – sì: dentro perciò il field-goal di Patterson, St. Brown prepara Goff ad una spettacolare conquista esterna – Chark, 41 yards – delle 10 di Jacksonville aspettandolo quindi nel primo angolo-endzone a raccoglierne il 2nd e goal del 14-3 Detroit, con Jamaal Williams/Swift a tutta fin dal primo down del quarto di mezzo e un nuovo contatto Goff-Chark corretto in completo da un challenge-Lions, valevole così almeno del field-goal di Badgley (17-3). Cominsky alza quindi mani respingenti sulla palla di un 3rd e 7 e Goff non ci pensa affatto a separarsi da Chark/St. Brown (riecco Badgley in soccorso al sack di Hamilton/Muma, 20-3 Lions dalle 47), come Lawrence ad appoggiarsi su Kirk per portare punti minimi a casa (Patterson al piede, 6-20): dal sack di Muma stavolta riparte Swift, Badgley mette il terzo field-goal su altrettanti (23-6) e fa malissimo a Lawrence il sack altezza ginocchia di Houston, intanto che l’interferenza di Claybrooks tutto produce tranne l’intimidazione di St. Brown, sfuggente più di prima al pari di Jamaal Williams, via in giro di valzer a Josh Allen e al forte strappo doppio dei tackle consecutivi di Wingard e dello stesso Claybrooks (30-6 Lions). Per Lawrence/Etienne non sono invece ostacolo due 4th down da vasta resa, si ancorano poi nel porto della endzone di Detroit anche un esterno-touchdown dal breve (Engram), più relativa reverse di conversione – scortata da Etienne – di Agnew (14-30): peccato però che Goff, chiamando soluzioni per Raymond/Swift, non la senta ancora vinta e che Chark resti in vena di prodigi (2nd e 16, dentro il field-goal del 33-14 Lions di Badgley dalle 44), mentre Benito Jones affianca Hutchinson nel sack di Lawrence, con St. Brown, liberatosi in piena solitudine, a fissare infine a 119 yards con l’ultimo touchdown di giornata, suo secondo personale, la propria statistica di ricezione. 40-14 Lions.
Fabrizio Mancini
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