Cinque vittorie di fila per Dallas senza l’inciampo colpevole di Green Bay, comunque riaggiustato dai 68 punti segnati nei due match successivi, un totale che oggi i Cowboys avvicinano, e di parecchio, in un sol colpo: la goleada da 54 si forma costante nell’ora di gioco contro i Colts, responsabili di loro di turnover a iosa, ma altrimenti ben calati in avvio nell’entusiastico clima stagionale dell’AT&T Stadium, servendosi subito dell’interferenza di Joseph in azione di punt per prendersi le 34 di Dallas e il field-goal da metacampo di McLaughlin (3-0 Indy) con Jonathan Taylor/Granson. Di là, casco in resta, Elliott sbriciola il muro di un 4th e 1 e la difesa ospite sceglie di arrestarsi in blocco ritenendo bastevole il tackle parziale di McLeod su un 3rd e 9 Prescott-Lamb dalle 20 (7-3 Cowboys): Ryan dilunga allora da Pierce il ritorno di Rodgers per poi, servendo Dulin a scendere in endzone, far perdere ogni riferimento di marcatura a Diggs (10-7 Indy), mentre è sinceramente pauroso il sack di Donovan Wilson, come doloroso il rilancio-run di Pollard, culminante nell’imbocco stretto di una trasversale corsia-touchdown altezza ultime 2 (14-10 Dallas). Ryan rimedia un’altra stoccata da Barr – e non gradisce -, Prescott usa di reverse Lamb per andare invece incontro, con Gallup nei pensieri, all’intercetto di Gilmore: impercettibile però la prosecuzione-Colts (Taylor) dell’ottimo ritorno dell’ex Patriots (field-goal di McLaughlin e 13-14), meglio il sack di Paye, almeno fino a quando, affrontato da Pierce, un 2nd e 10 di Ryan non si impenna verso la replica-intercetto di Hooker e qui sì che Gallup, nell’incrociare il 3rd e 9 di Prescott, dà soddisfazione alla riportata del compagno di difesa, sfruttando peraltro un blocco pianificato al volo da Pollard (21-13 Dallas). Al rientro dall’intervallo affonda deciso Jonathan Taylor, Ryan si destreggia da Campbell e invade l’altrui scrimmage su un 4th e 1, in endzone quindi Pierce copre come un veterano da contrasto avverso il 19-21, fantastico quindi il placcaggio volante di Kyron Brown allo stesso Campbell sulla conversione larga del pari e costantemente oltre l’immarcabilità Pollard/Lamb: se ci si mette pure Prescott a calcolare i nanomillimetri di una perfetta parabola esterna a superare Rodgers (Gallup, 28-19 Dallas) per Indy si fa impossibile, pur non volendo infierire additando alla squadra di coach Saturday le perse a ripetizione da qui alla fine. Si parte dal fumble di Alie-Cox – intoppato in corsa da Clark – ritornato in touchdown da Hooker (34-19, Prescott investe Lamb del pass di conversione, incompleto, a Noah Brown), l’intercetto di Bland a Ryan lo traduce invece la run-touchdown, con finta di rientro su Thomas, di Pollard dalle 30 (40-19, extrapoint di Maher fermato e riportato da Okereke), il rookie di McCarthy concede il bis a due minuti di distanza con l’interferenza di Facyson causa indiretta dello sprint prepotente di Elliott che pialla Speed (47-19): manca il sack-fumble Sam Williams-Ryan e l’ennesima corsa texana di castigo (Malik Davis) dalle 23 alla endzone. 54-19 Cowboys.
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