Un altro fine settimana identico a tutti gli altri, nel suo immobilismo di classifica, a Sud della NFC: Carolina a riposo, i Falcons perdono in casa e, a Tampa, l’onore del Monday Night per Buccaneers-Saints, dal quale almeno una delle due dovrebbe uscire vincente. L’abitudine di Brady ad officiare certe cerimonie esula dai disagi di una squadra che schiera pur sempre gente come Godwin e Fournette, ma in certi momenti è bene accontentarsi di un field-goal ravvicinato (Succop dalle 21, 3-0 Bucs), specie se poi i compagni della difesa – David – sackano Dalton, cui Shaheed/Trautman cominciano ad attuare le idee a secondo quarto da poco iniziato: è bellissima poi la rotazione del braccio del quarterback ospite ad individuare largo dalle 30 in endzone Taysom Hill, sorprendendo nettamente Carlton Davis (7-3 Saints) e rampante l’intercetto ravvicinato di Demario Davis a Brady, rigiocato da Dalton ancora su Shaheed, mentre Landry – toccato appena sulla schiena da Carlton Davis – droppa un lob da 3rd e 2 nelle 20 di Tampa Bay. Lutz, così, calcia il 10-3 New Orleans, Jordan colpisce duro su un accenno di run di Rachaad White – 3rd e 17 da holding di Wells – procreando un fumble rotolante recuperato da Granderson, con Dalton che avvia Olave, ripresentandosi quindi da Trautman per un altro field-goal tra i pali di Lutz (13-3 Saints). Aria malsana, insomma, anche stasera intorno ai Buccaneers, soffiatagli in faccia soprattutto da un iperattivo Olave, pure interferito scorrettamente da Carlton Davis: Lutz di nuovo al piede dalle 29 (16-3 NO) e neanche Brady, quasi rinvigorito dal sack di Kpassangon/Tuttle, nonchè finalmente capace di rintracciare Evans/Julio Jones, i grandi assenti dei primi tre quarti e mezzo di partita, riuscirebbe ad incoraggiare la rimonta senza il fallo di Adebo in endzone ad un down dall’holding-Bucs di Donovan Smith. Da qui il trasversale stretto di Brady per Otton sul fondo della endzone (10-16), il sack di Nassib a Dalton, la grazia arbitrale ad un fischiabilissimo fallo di Neal su Taysom Hill e il decisivo volo all’indietro di Julio Jones ad estrarre dalla cava dell’incompleto un 1st e 10, piantandolo sulle 5-Saints. Un altro holding di Donovan Smith fa ripetere a Brady il centrale non vincente per Godwin: a 3 secondi dal termine l’ex Patriots finta allora un esterno a scendere, salvo chiudere il polso e riservare a Rachaad White il pass – più corto - del sorpasso. 17-16 Buccaneers.
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