Minnesota è un treno, i Lions via via si sono armati, restano invece sbattuti sempre laggiù, a... non contendersi l’ultimo posto di Division, Bears e Packers: Chicago ritrova Fields e, di conseguenza, tutti i parametri di gioco più familiari alla squadra di coach Eberflus, ma tra le corse del summenzionato e di Montgomery si inserisce pure la sete di vendetta dell’ex St. Brown (field-goal di Santos, 3-0), poi ecco Kmet e l’intero collettivo delle linee di Green Bay che si lascia passare sotto gli occhi la corsa centrale da 55 yards proprio di Fields (10-0 Bears). Quanto più o meno accumulano i Packers con Nixon – di ritorno - e Dillon, Crosby dentro di field-goal (3-10) e lieve quanto capace di mandar giù la palla di un 1st e 10 a Claypool il contatto di Rasul Douglas: il fumble è di Rudy Ford, ma Houston-Carson, in endzone-Bears, tiene bene d’occhio sia Cobb sia il 4th e 7 di Rodgers dalle 36, mentre Alexander non sa regolarsi sulla marcatura di St. Brown da fenomenale sbracciata di Fields e non contiene nemmeno lo scatto-touchdown finale di Montgomery (16-3 Chicago, Santos sbaglia l’aggiuntivo). Di là Dillon pare l’unico a reggere il confronto sul rushing, anche perchè Rodgers impegna Aaron Jones in mansioni diverse: fa invece il suo in endzone Christian Watson distaccandosi da Hicks per fermare frontalmente un altro 4th down di Rodgers (10-16), ma Fields raramente spreca i suoi proiettili (Kmet, 3rd e 10) e fa quel che può Evans dinanzi all’erta di un 3rd e goal da 24 yards per l’holding di Jenkins (field-goal Santos dalle 28, 19-10 Bears). Watson ingovernabile, se non con i falli – Jaylon Jones -, già detto della giornata-top di Dillon, qui al gran taglio sulle 21 dell’handoff di Rodgers e run di prolungamento in touchdown (17-19), il fantascientifico volo di Harry impreziosisce tuttavia l’ennesima ‘sparata’ di Fields, non ugualmente il field-goal di Santos, deviato da Lowry, così Dillon ricomincia senza tregua alcuna ad obliare Aaron Jones: Crosby calcia giusto il sorprasso-Packers dalle 32 (20-19), cui si abbinano l’intercetto di Alexander, l’impronosticabile idea che Rodgers inventa per la solitaria reverse-touchdown (46 yards) di super-Watson e il corto di conversione, anch’esso al netto di ogni marcatura, incassato da Lewis. 28-19 Packers.
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