Porta tanto rispetto l’onore di essere finora l’unica squadra ad aver battuto Philadelphia, ma di quei riconoscimenti che contano Washington comincia ad accumularne davvero, anche da ultima classificata in una Division combattutissima, compressa a livello di numeri tra il 9-1 degli stessi Eagles e il 6-5 dei medesimi Commanders. Vincere – prima del viaggio a Houston tre W consecutive – fa diventare (in)consciamente autoritari: basta guardare Fuller come si lancia a bocca spalancata sull’esterno Mills-Cooks intercettandolo con ritorno in touchdown dalle 37 (7-0), Pitre potrebbe ricambiare intuisse prima un 3rd e 6 di Heinicke sfuggito a Dotson, ma ai Texans servirebbe in primis spegnere – ma non è cosa - il fuoco delle run di Robinson/Gibson, senza possibilmente farsi flaggare (King) per contatto illegale, con Wise – a proposito di corse – a bloccare la reverse-touchdown di Samuel dalle 10 (14-0 Commanders). Heinicke si manifesta allora tra Logan Thomas e Gibson (Slye segna il 17-0 Washington al calcio), ratificando con il bis al piede del kicker ospite ile sopraggiungenti apparizioni sulla scena di McLaurin/Sims(20-0), piuttosto episodica di là la lunga catch and run di Cooks, che tuttavia il tuffo di Mills con palla sottobraccio oltre un 4th e 3 non manda buttata: il sack di Sweat raccomanda perciò a Houston di sbloccare almeno il proprio punteggio (field-goal di Fairbairn dalle 29. 3-20), Jonathan Allen ne affonda poi frontale uno di quelli seriamente corposi e pure Robinson passa trasversale sullo scrimmage di un 4th e 1, con Heinicke in tuffo prima di Maliek Collins sulla ricaduta di una palla da snap impennatasi incontrollata. Dentro anche questo field-goal di Slye (23-3 Commanders), Mills fa bene a fidarsi di Cooks (4th e 2), rapinato poi però dagli arbitri, assieme all’intera brigata-Texans, di un netto fallo a favore di St-Juste con simultanea deviazione da intercetto (Forrest) e solo tardivamente ricompensato, con Akins, dalla presa di due 4th e 4: sulla run breve in touchdown di Mills, infine, Payne non anticipa per tempo il distacco dal blocco di Quessenberry. 23-10 Commanders.
Fabrizio Mancini
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