Concentratissimi sulla trasferta di Pittsburgh i New Orleans Saints fin dal dopo-Thursday Night di Charlotte, che ha appressato il 4-6 dei Falcons a distanza di una sola W: attenzione massima, però, perchè gli Steelers recuperano dopo 9 infiniti turni T.J. Watt e possono far finalmente debuttare Kazee, anche se il primo sack è louisiano (Chris Harris), con il 4th e 2 corto tra rookie - Pickett-Warren – a riparazione: il quarterback di casa sanziona doppia pure una interferenza di Taylor spingendosi pancia a terra in endzone da vicino (7-0 Pittsburgh), una seconda flag-Saints (il roughing di Street lo riguarda direttamente), poi Najee Harris se ne parte in trasversale sfasciando un placcaggio ospite, altrimenti chissà da dove - e soprattutto se - Wright avrebbe calciato il field-goal del 10-0 Steelers. Per NO, succedendo alla presa di Landry, vola invece Shaheed (3rd e 7), Lutz segna il 3-10 al piede dalle 44, è spettacolare il sack di Ellis a Pickett, cui risponde – su Dalton – Highsmith e ingenuamente irruenta la testata – da chiarissima violenza non necessaria - di Kazee a Olave a 19 secondi dall’intervallo, nonchè deleteria perchè, poche yards più avanti, Juwan Johnson taglia nell’angolo con la palla del 10-10 esterno dalle 15. Aggiornamento-sack al rientro dall’intervallo (Onyemata), con Pickens che ha tuttavia già cavalcato abbastanza di run per il field-goal (out) di Wright, poi Freiermuth si solleva dalle ginocchia una palla semi-impossibile, più o meno quanto quella salvata dall’erba da Diontae Johnson su un lungo da 36 yards: qualche Saints tocca, ma non ferma, il field-goal di Wright dalle 33 (13-10 Pittsburgh), ignorato stavolta un altro fallo di Kazee che, per l’occasione, forza il drop-intercetto di Landry, con Okorafor ad immediata, vitale conservazione di un fumble Ellis-Najee Harris. Parimenti controverso il fischio di interferenza contro Adebo, Pickett casco in avanti in endzone (20-10 Steelers) e, a seguire, gialloneri in festa da Superbowl quando Spillane stoppa il 4th e 1 di Dalton, il sack di Kpassangon chiama subito al calcio Wright (fuori ancora), ripassa quindi per le mani di Dalton, rimpallando dalla schiena di Ramczyk, l’ovale scippato da Highsmith: l’intercetto vero – clamoroso, in caduta – è di Wallace. Vittoria Pittsburgh.
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