Rientrare da un bye dopo una sconfitta e trovare, in casa tra l’altro, Houston: perfino il calendario rema a favore della bella stagione dei Giants, con Pinnock/Lawrence a sackare Mills nemmeno un minuto dopo il kick-off e le prime sortite di Barkley ricambiate da Robinson/Slayton fino al cambio di direzione aperto da Daniel Jones per lo slancio in endzone, immarcabile da Pitre, di Cager (7-0 NY). Naufraga in ricavi miserrimi, di là, ogni chance escogitata da Mills per far rifiatare un comunque saettante Pierce che, praticamente da solo, licenzia lo stesso il field-goal di Fairbairn dalle 38 (3-7), prende una splittata anche Daniel Jones (Kirksey/Maliek Collins, Ward gli riconosce giustizia atterrando senza aiuti un Mills che già fa troppo recuperando uno snap-fumble di Quessenberry, così come Slayton valida per le statistiche, esplodendo a mille da 54 yards lungo il binario esterno sinistro della metacampo offensiva dei Giants, un 3rd e 9 di Jones pure artefatto in fase di uscita da un solido contatto avversario (14-3 NY). Si alza di centimetri, invece, sulle dita di McFadden un 2nd e 1 disegnato per Chris Moore, il roughing di Lawrence catapulta ancor di più Akins nelle 10 di casa e anche Nico Collins, ricevendo da Mills in endzone 12 yards di assistenza larga, beffa alle spalle il marcatore diretto (Moreau, 10-14). E’ tempo di Barkley, giù assieme a Breida per le 7 di Houston tra due 3rd e 7 assegnati per 37 yards complessive da Daniel Jones a Robinson/Hodgins, quindi in caduta volontaria di spalla sull’erba morbida del touchdown (21-10 Giants), ma i Texans prima di capitolare svernano sul fumble strappato alla run di Pierce da Thibodeaux/Leonard Williams per la ricopertura di Jaylon Smith, maledicono l’holding di Green prevalente sulla regolarità di un 2nd e 15 da mèta, altezza 19, Mills-Cooks e addentano forte il contrattacco newyorkese da intercetto di Belton sackando con Cashman Daniel Jones. A loro favore, altresì, il review di un’altra persa, qui restituita, da sack-fumble Ximines/Jaylon Smith, e il premio finale del field-goal ok di Fairbairn alla caparbietà di Moore/Pierce (13-21): Cager, però, non si lascia scappare l’onside-kick, così Barkley si assicura il tagliando delle limitrofe 31 introducendo il calcio del 24-13 Giants di Gano. NY ha quasi virtualmente vinto, eppure Moore è sempre lì a lottare, soltanto ora avvicendato a dovere da Burkhead/Dorsett: ancora -8, altro field-goal di Fairbairn e altro OK, entrambi a segno dalle 46 e sulle 48. 24-16 NY.
Fabrizio Mancini
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