E se, a l termine della stagione regolare, la NFC East mandasse ai playoff tre squadre? Ipotesi ancora praticabile, addirittura ancora per un secondo posto a Nord di Bears e Lions, oggi che i Packers annaspano a millimetri dal baratro, se non di una eliminazione prematura da stabilire, di una viceversa indiscutibile crisi di squadra. Fields al solito leggerissimo pur se con serbatoio strapieno, Equanimeous St. Brown su frequenze medesime svariando di reverse, ma l’holding di Ben Jones obbliga Chicago ad un rammaricato cambio di stazione (field-goal di Santos, 3-0) e, nonostante l’oculato investimento di Goff sul suo St. Brown, Amon-Ra (due 3rd down da 18 yards totali), si finisce a calciare anche di qua (Badgley, 3-3). Il sack di Okwara rischia poi di annegare nella palude di una interferenza offensiva (Benson) assieme ad un 3rd e 14 egregiamente assolto da Raymond: così è di nuovo il St. Brown dei Lions a rispondere ad un accorruomo triplo di Goff, più avanti strattonato al suolo da Sanborn ma, nelle 5-Bears, freddo nel cambiare in endzone, su Brock Wright, il lato recintato del 4th e goal del 10-3 Detroit. Pringle, di contro, caccia – holding offensive –, tirando tuttavia pure fuori dai problemi (3rd e 5 da 1ste 16) Fields, respinto allora con palla-fumble out da Anzalone, ma di corsa successiva in touchdown assai più resistente dei tackle in serie di Okwara/Jacobs (10-10): Mooney ne accetta la richiesta di fargli lunga compagnia fin nelle 35-Lions, sovrastando in altezza Joseph, infine, Kmet gli ferma il 17-10 centrale dalle 6, con il recupero-fumble di Raymond che si impegna ad inviolare le proprie 25 salvo poi vedersele attraversate direttamente da centrocampo dal 2nd e 1 sbracciato oltre Moore da Fields per l’aggancio-touchdown dello stesso Kmet (24-10 Bears). Mentre Sanborn colleziona intanto un secondo sack, una flag - recidiva – punisce due volte in 40 secondi Jaylon Johnson, defenestrando in contemporanea il simultaneo intercetto del compagno-rookie a Goff nelle 10 di casa, tranciate di traverso dalla run di Swift in endzone (17-24), dove Okudah trasporta di ritorno dalle 17 anche un mancato intentional grounding a mezza forza di Fields, a sua volta in contromèta di riscatto immediato dalla parte simmetrica di campo opposto con la volata solitaria di un 3rd e 2 dalle proprie 33. Siamo 30-17 Bears: gravissimo, infatti, l’errore di Santos all’extrapoint quando impietosamente raffrontato ai guadagni abissali di Raymond/Kennedy e al docile cedimento di Jaylon Jones alla corsa minimale di Jamaal Williams, Fields stesso si arrende – 4th e 10 – ai sack di commiato di Hutchinson/Okwara. 31-30 Lions.
Fabrizio Mancini
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