Troppo fragili ancora le prime fondamenta impiantate da Detroit a supporto di una ricostruzione tecnica sulle orme di quella organizzata lo scorso anno dagli Eagles con il ritorno nei playoff: la doppia partenza prematura – e consecutiva - di Stenberg riduce la run da mezzo campo di Swift, in combutta quindi con Hockenson per abbattere la barriera del conseguente 2nd e 20, Jamaal Williams aggira esterno palla in mano lo scoglio centrale alzatogli davanti da Edwards (7-0 Lions) e Oruwariye è reattivo più di A.J. Brown quando Hurts prova a chiamare all’azione il suo nuovo ricevitore oltre le 40 di casa (4th e 5). Migliore, per il quarterback di Philadelphia, la collaborazione, tra un down e l’altro, di Sanders quando Mailata fa holding offensivo, in solitaria invece il suo scatto largo in endzone (7-7), poi il 3rd e 2 con Goedert al galoppo e sempre Sanders ad imbucarsi centralmente in touchdown (14-7 Eagles). Detroit arretra ulteriormente per la flag contro Hockenson, Bradberry disintegra le sue coperture residue intercettando con ritorno in endzone Goff (21-7), ma Reynolds/St. Brown la riavanzano a ridosso delle 15, dimezzate poi da Jamaal Williams ed esaurite dalla corsa conclusiva di Swift (14-21), mentre Hurts, pur sackato da Walker, scende lunghissimo da A.J. Brown (3rd e 4). Elliott al piede mette dalle 23 il -10 Phila, un vantaggio che non accontenta Pascal (3rd e 2) scatenando nel frattempo Sanders e (31-14 Eagles) Gainwell dalla minima: Goff si porta da Chark/Hockenson, pedala fin sulle 10 – 3rd e 7 – e taglia centralmente il 21-31 per St. Brown, con Walker che adotta metodi brutali per fermare Hurts, farsi espellere e guardarsi da fuori la run-touchdown di Boston Scott (38-21 Eagles). Ancora St. Brown, già largamente soddisfacente e perciò riconfermato da Goff, ben ripagato anche da Hockenson/Swift: compete di nuovo a Jamaal Williams finalizzare per il touchdown (28-38), con Cox/Graham che, non potendo rubare un fumble da snap, si limitano al sack di coppia. E' scorretto, invece, Gardner-Johnson contro Hockenson e acrobatico Chark in endzone sul 3rd e 2 dalle 22 che Goff manda a spiovere oltre Slay. Il 38-35 finale lo intasca Hurts di 4th e 1, per millimetri e sul filo dei secondi: vince Phila.
Fabrizio Mancini
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