Battuti nel punteggio, ma non nella combattività, a Las Vegas, comincia per i Vikings – con un intercetto di Odum a neanche 5 minuti dal kick-off, contrapposto però all’attacco retroscrimmage di Evans a Malik Turner su un 4th e 1 altezza 39 - anche la stagione casalinga. Kinlaw sacka Mond e Sermon tocca appena con le dita la palla di una nuova azione, questa al passaggio (di Purdy), da ultimissimo down utile, con Malik Turner che qui la fa giusta incidentando per il recupero di Womack il ritorno da punt di Smith-Marsette, cui Sermon offre supporto fin sulle 31 di Minnesota: Gould elimina lo 0 a 0 dal tabellone centrando i pali dalle 49, Mannion accosta le 10 con Olabisi Johnson/Smith-Marsette e Ty Chandler taglia il nastro della endline (7-3 Vikings). Purdy-Malik Turner accartocciano quindi la doppia falsa partenza di Dwelley/Sutherland (Niners in spogliatoio sul -1 del secondo field-goal di Gould dalle 46), Hasty/Hudson ripartono per le 14, ma Vilain interviene in ricopertura su uno snap-fumble senza che Minnesota sappia beneficiare del susseguente holding a favore (Ridgeway): Sudfeld assolve perciò ad un 3rd e 8 (Snead) e spara basso altezza caviglie - di Hasty – in touchdown, convertendo quindi centrale per Gray (14-7), Purdy rientra invece giusto giusto per cadere nella morsa-sack Surratt/Robinson (Gould salva capra e cavoli dalle 28). Mond all’arrembaggio conclusivo con Muse/Koback, nelle proprie 5 lo intercetta Hawkins. 17-7 49ers.
Fabrizio Mancini
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