Deve rimontare solo un field-goal di svantaggio oggi Buffalo: la Denver di Josh Johnson, da Washington di 3rd e 8 ultradoppio e al di là di un holding di Saubert con Boone/Beck, sembra volersi confermare la vincente brillante di una settimana fa sui Cowboys, ma se l’interferenza di Dane Jackson su Seth Williams porta solo al summenzionato colpo al calcio di McManus dalle 33, c’è Singletary a produrre sconvolgimenti gravi in campo-Broncos, anche prima che Josh Allen convochi Diggs e, in endzone dalle 28, Gabriel Davis (7-3 Bills). La stessa compagnia, con il consistente supplemento di Crowder e, via di slalom in touchdown dalla breve, Zach Moss complotta presto per il +11, ridotto da Denver tra il ritorno di Virgil e un facemask (Elam) di abbrivio al field-goal (6-14) di McManus, ma sanno cosa fare della palla anche James Cook-Shakir, oltre a Moss, che maledice la flag (Morris) invalidante una doppietta personale, tuttavia posticipata di appena 50 secondi con corsetta centrale dallo stesso runningback di casa (21-3), mentre Hodgins/Kumerow arrivano a supportare Keenum, cui Howard taglia in endzone il 1st e goal del 28-3 Buffalo. L’intervallo, poi, non fa che ricaricare Shakir, rovesciando al contempo sull’Highmark Stadium la furia di Blackshear e – run trasversale dall’interno delle 5, 35-6 – Duke Johnson, quando Denver (Rypien/Shepherd) torna a far punti – ma perde per infortunio Casey Tucker – con McManus al piede dalle 55. Riecco, quindi, Blackshear in libertà incontrollata con parentesi Barkley su Morris/Austin e l’ultimo scatto necessario di Duke Johnson sui blocchi di Alec Anderson/Tenuta (42-9 Bills): Quinn strappa allora un fumble di ritorno dalle fauci di Joseph, poi si accorda nelle 15 (4th e 3) con Rypien, ok in endzone per Saubert e fuori misura con la conversione da Stevie Scott. 42-15 Buffalo.
Fabrizio Mancini
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