Accedere ai playoff è ambizione unica di chiunque prenda parte ad un campionato NFL, anche perchè nessuno, se l’anno prima non ti qualifichi - come i Falcons - per un pelo, l’anno dopo si ricorda della tua buona stagione. Atlanta 2022 con lo scopo di progredire, dunque, mentre i Lions, molto più indietro da questo punto di vista, avanzano almeno in avvio partita con Jamaal Williams e Goff-St. Brown nelle 10, poi Reynolds chiude la endline autorizzando il passaggio della run di Swift (7-0) e Mariota risorge profondo sul traino di London da holding di Lindstrom, con l’utilizzo a sua volta del blocco di Hesse, per irrompere in touchdown dalle 6 (7-7). Reynolds coinvolto anche in attacco – da Boyle, 3rd e 15 triplicato per spazzar via i residui di una flag contro Nelson – assieme a om Kennedy: Seibert calcia dalle 46 il 10-7 Detroit, mentre l’holding di Jarrad Davis annulla l’intercetto di Price a Ridder che, con tutt’altro tocco, scende poi delicato in endzone su Hesse per la sopresa di Joseph (14-10 Falcons). Benson ritorna 29 yards e ne carica altre 24 sul conteggio di un 3rd e 8 con Boyle, sackato con fumble poco dopo da Graham e salvato da un fallo contemporaneo di Mike Ford: c’è Funchess ad attendere sulla linea esterna della endzone una sua precisa fiondata a uscire (17-14 Lions) e Ridder defalca 39 yards di campo licenziando Koo alla trasformazione del pari di fine primo tempo. Nessuna scorrettezza, al rientro, macchia invece lo splendido intercetto in tuffo di Alford al 3rd e 7 Boyle-Pimpleton, Ridder si riprende uno snap-fumble altezza 15 arretrando così di mezzo down il comunque puntuale field-goal di Koo (20-17 Atlanta), quindi Blough duetta con Kennedy/Alexander (Detroit impatta ancora al piede: Patterson dalle 27), varca - da solo e con Pimpleton - due 4th down da 4 yards per un altro tiro al piede del suo kicker (23-20), ma si ostacola con Justin Jackson su uno snap che la ricopertura di Home tramuta in fumble. Dalle 33-Lions ecco allora Ridder di run con Huntley e (4th e 9) leggermente fuori tasca da Bernhardt che, all’imbocco della endzone, si fa largo – flag non scandalosa – su Boswell. 30-23 Atlanta.
Fabrizio Mancini
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