Nessuna sorpresa stravolge la griglia-playoff della NFC: le prime del gruppo – Eagles e 49ers - arrivano imbattute al Championship, con una San Francisco ben curiosa di conoscere a quale punto del racconto del suo crescente campionato sia giunta la splendida favola di Mr. Irrilevant Brock Purdy. Philadelphia ha il campo dalla sua, oltre ad un A.J. Brown subito ferreo nell’aggancio basso di un 3rd e 8, DeVonta Smith esalta l’ambiente parando ad una mano il 4th e 3 di Hurts per la run corta di Sanders tra i blocchi di Dickerson/Seumalo (7-0 Eagles), poi ecco l’orco cattivo Reddick all’aggressione-fumble – con infortunio - di Purdy. Joseph ricopre in tuffo e ancora Reddick applica una rigorosa par condicio sackando a mò di benvenuto Josh Johnson, che è McCaffrey a presentare alla partita portandogli su un paio di down ed incrociargliene un terzo di run-touchdown (7-7), ma un’interferenza di Ward si ripercuote retroattiva su un allungo da 4th e 1 di Hurts, fuori dunque da un 3rd e 2 - scarto di una falsa partenza di Seumalo - con Gainwell nelle 25 e ad appoggiare un altro scatto di Sanders altezza ultime 13 (14-7 Philadelphia). Reddick praticamente ovunque, specie se SF gli lascia alla portata una nuova persa da snap, il facemask di Greenlaw lancia quindi in trasversale Boston Scott per il 21-7 e, a contatto con Suh, dice addio al match pure Johnson: Niners senza più il dovuto self-control ormai, tra il fallo di Mason sul punter di casa Kern e la violenza non necessaria – Hufanga - punita da Hurts dalla minima (28-7 Eagles). Viceversa insuperabili, retroscrimmage e senza eccessi Cox/Maddox sulla run di Samuel da 4th e 2 e sempre più nocive le scorrettezze ospiti (Greenlaw, con field-goal ok dalle 31 di Elliott): aria da bagarre deliberata di cui, alla fine, paga le spese anche K’Won Wallace, espulso dagli arbitri assieme a Trent Williams. 31-7 Eagles, Phila al Superbowl.
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