La fortuna una squadra di testa come Pittsburgh se la cerca e, quando arriva, non si può dire che non se la sia meritata: i Bears, invece, la scacciano via nel finale di ultimo quarto quando, ancora sotto nel punteggio, Marsh sacka Roethlisberger a metacampo su un 3rd e 8 e pensa bene, anzichè andarla a condividere con la propria panchina, di urlare la sua esaltazione verso quella degli Steelers. Taunting, resurrezione-drive e field-goal alla fine, conti alla mano, decisivo: Chicago aveva cominciato già la sua partita difensiva con una flag (Goldman) per la ricezione fantastica di Claypool (3rd e 7) e Houston-Carson che segue la corsa dalle 10 di Najee Harris, ma non riesce a tenergli le mani appiccicate addosso (7-0 Pittsburgh). Quinn rassicura Peters (falsa partenza) sackando Roethlisberger, anche Watt atterra Fields e, in più, gli tocca un corto centrale intercettato da Heyward: Najee Harris via di 4th e 1 per le 25-Bears con due violenze non necessarie Green-Blackson che si annullano e Freiermuth a ricevere in endzone il 3rd e goal secco nelle 5 di Roethlisberger (14-0 Steelers). Watt sacka di nuovo Fields, ma l’encroachment di Heyward lo tiene vivo per un 2nd e 10 su Kmet e il field-goal di Santos riparatore di un’altra falsa partenza di Borom (3-14): alla ripresa dall’intervallo Pittsburgh non ricava granchè dal roughing the passer di Edwards, Fields invece – 67 yards per le 14 avversarie con Goodwin/Montgomery – spererebbe di molto meglio del blocco illegale che gli invalida una assistenza-touchdown a Graham (field-goal di Cairo Santos, 6-14), mentre Roethlisberger scende lungo da Washington e, benedetta la corsa corta (4th e 1) di Najee Harris, torna largo in endzone da Freiermuth, ottimo contro Vildor. Il redivivo Boswell sbaglia il’extrapoint (20-6 Steelers), Fields allora non la giudica ancora andata, assecondato da Montgomery/Graham e la run d’incrocio che Mooney gli gira in touchdown (13-20), ma il problema DI Chicago sono i falli – interferenza di Jaylon Johnson -, e gli spunti incontrollabili di Najee Harris. Boswell nei pali (23-13 Pittsburgh), alla ripresa del pallone su un fumble da ritorno Pierre-Grant e, a breve, probabilmente anche di nuovo a calciare se Roquan Smith non sackasse Roethlisberger: Fields ancora giù da Watt, Iyegbuniwe contrasta però il ritorno di McCloud e, sulle 24-Steelers, Houston-Carson raccatta il fumble e riporta in touchdown il -3 che tale rimarrebbe senza il già menzionato taunting-sack di Cassius Marsh, con Nichols a ri-sackare Roethlisberger e Boswellal piede per il 26-20 dalle 52. Fields (3rd e 1), quindi, da un versante all’altro del campo con le 39 yards (3rd e 2) su Montgomery e il 1st e 10 a uscire dalle 16 per Mooney (27-26 Chicago): Diontae Johnson taglia bene il 1st e 5 di Roethlisberger sulle 32, ma la falsa partenza di Moore pareggia il precedente offisde di Quinn. E’ +2 Steelers con Boswell da 40 yards, Fields due volte da Kmet alla ricerca del field-goal dell’ultimo secondo: Santos – dalle 65 – non arriva ai pali. Vince Pittsburgh 29-27.
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