Li voleva proprio così i Chargers New England: raffreddati nell’entusiasmo e nei meccanismi di gioco dopo una settimana di pausa, prima della quale già i Ravens li avevano messi in riga strapazzandoli in quel di Baltimore. Belichik studia bene avversari e partita, sapendo che dall’altra parte Herbert il match lo avrebbe attaccato forte a sua volta con Keenan Allen – 2nd e 4 da 41 yards – e la run dalle 5 di Ekeler, spinta in touchdown da Schofield/Anderson (7-0), mentre Mac Jones trincera L.A. nelle sue 7 con Bourne/Agholor e per il tramite dell’holding di Michael Davis. Damien Harris entra allora di prepotenza (7-7), poi ecco un sack a testa per Judon/Tillery e uno spettacolare slalom da 75 yards di Justin Jackson: Herbert corto centrale da Allen per la endzone (in ritardo Phillips, 14-7), con la violenza non necessaria di Gilman a sovrastare la falsa partenza di Jonnu Smith, ma non in misura decisiva perché Bourne non tiene palla in quella stessa area-touchdown nella quale Meyers (4th e 1), a distanza di 50 secondi, reclama una flag contro Tevaughn Campbell. Tanto campo quest’anno per Bolden, giù con Damien Harris per le 6 californiane, ma troppo a pelo d’erba, anche per un possibile intercetto di Ryan Smith, il 3rd e 5 Mac Jones-Henry (field-goal di Folk, 10-14), poi Guy sacka Herbert e il mestiere di Van Noy, con un blocco nascosto di complicanza alla ricezione di Ekeler, libera la visuale di Phillips ad un intercetto, questo sì, completo. L.A., di contro, molla un down solo a Bourne, per i punti riecco Folk al piede (13-14) e riappare ancora Bolden – 3rd e 2 – con l’holding di Herron sulla strada di una run da touchdown (annullato) di Damien Harris: Mac Jones, allora, riconnette Bourne che - in girata su James -, perde palla, ma Chargers al contrattacco per sole 13 yards con il solo Ekeler dalle loro 25, il punto in cui Adderley, cioè, ricopre il fumble. Mac Jones, quindi, su Meyers (3rd e 8) e Stevenson che doppia un 3rd e 1 per un holding di Wynn ridotto solo dai 3 punti al calcio di Folk (16-14 New England): di là Rountree a sostegno – modesto – dell’encomiabile Ekeler, almeno il field-goal di Hopkins riannoda per i Chargers i fili della conduzione del match (17-16), ma l’holding di Feiler, una incomprensione Herbert-Ekeler e, giusto per chiudere col botto, l’intercetto, con ritorno in touchdown dalle 24 losangeline, ancora di Phillips. Meyers taglia la endzone in gioco di conversione (James non ci arriva, il totale è 24-17 Patriots), poi in casa Chargers ancora flag (Parham) e comunicazioni d'attacco difficoltose (Herbert/Allen muovono palla e corpo in direzioni completamente diverse su un 3rd e 6), mentre Mac Jones ricicla Agholor, battezzando Harry per le run di Harris/Stevenson e il field-goal di Folk dalle 30. Il sack di Judon e Barmore parrebbe chiuderla qua, Herbert dice di aspettare – 3rd e 18 ok da Guyton e trasversale in endzone dalle 24 con presa di Palmer sul casco di Mills – almeno l’onside-kick di Hopkins che, però, rimbalza dritto proprio in mano a Henry. Vincono i Patriots 27-24.
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