Una tragedia sportiva - per Minnesota - e personale - per Greg Joseph - se i Vikings avessero perso un'altra partita allo scadere per un field-goal non trasformato: sconfitta per la seconda volta da un calcio altrui segnato, al contrario, Detroit e passivo-campionato che monta tristemente a 0-5. Atteggiano ok i Lions con le run di Jamaal Williams e Switft, un contatto illegale di Harrison Smith alletta il 1st e 10 da 13 yards Goff-Cephus per il field-goal di Seibert dalle 39 (3-0). Minnesota (senza Cook) non sottovaluta gli avversari, nè si sopravvaluta, anche se Jefferson (3rd e 6 e 3rd e 12 per 51 yards) ne avrebbe motivo: Joseph per 38 yards al piede (3-3), poi Griffen fa fallo su un 3rd e 5, ma è anche l'uomo del sack-fumble (riprende Lynch) a Goff, con Cousins-Jefferson imprendibili per altre 17 yards (3rd e 10) e pregiudicati da un'altra flag (Herndon il colpevole). Secondo field-goal di Joseph e Vikings sul 6-3: qui Jamaal Williams e Cephus non sono gli stessi di prima, differentemente da Jefferson - due secondi down per 36 yards - e Cousins, avanti per un roughing the passer contro Chris Harris e l'assist con taglio in presa nelle 15 di Mattison a sfondare su Will, l'altro Harris di Detroit (13-3 Vikings). Goff crede ancora nell'efficienza di Cephus (3rd e 8 da 21 yards) e si affianca a St. Brown per varcare le 35 di Minnesota (field-goal ok di Seibert, 6-13): Flowers, dall'altro lato, acquieta finalmente Cousins con un sack che Herndon (nuova flag a carico) rispetta più di Goff, intercettato (2nd e 6 per Hodge) da Kendricks. Jefferson e Mattison: pochi ma ottimi per l'attuazione degli schemi di Cousins, appena apprezzabile l'apporto di Westbrook, al cambio di destinazione per Osborn - contatto con Bryant e palla libera in aria - ecco invece l'intercetto di Anzalone sul quale coach Campbell contrattacca con un'unica, insufficiente soluzione (Swift). Parker e Will Harris coalizzati a loro volta contro Mattison che, con Conklin, fa comunque riaffiorare Minnesota da un 1st e 20 (holding di Udoh): Joseph fa le prove di distanza (field-goal dalle 55, 16-6) tranquillizzando i suoi dopo il sack di Chris Harris, impattato senza punti-Lions da quello di Wonnum a Goff indotto al 4th e 15 da una flag contro Jonah Jackson. Zimmer, nelle 35-Lions, scommette tutto su Mattison riscuotendo il field-goal (corto) di Joseph dalle 49: per le rivalse di Goff - e il calcio a segno di Seibert, 9-16 - si alternano prima St. Brown e Swift, poi Reeves-Maybin (fumble e ricopertura nel confronto con un Mattison semistremato). Goff, sulle 17, torna allora dal sorprendente - per qualità e continuità - St. Brown, Swift scatta in endzone dalle 7 e Campbell si inventa una conversione al passaggio che Hodge riceve centrale. Il vantaggio (17-16) non funge però da impulso psicologico per i Lions, come probabilmente il loro coach desiderava: Cousins sfodera solo ora il riposatissimo Thielen (40 yards in due down) e, per il field-goal del 19-17 Minnesota - contano parecchio anche le 17 di ritorno di Abdullah. Vincono i Vikings.
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