Primi ridimensionamenti di stagione per certe squadre partite a tremila: non tutti i 3-2, infatti, dopo 5 settimane sono uguali ai 3-2 di Panthers e - i protagonisti in questa sede - Raiders, subito arretrati dall'holding di Simpson per un 2nd e 17 rimontato da Carr su Jacobs/Waller per le run di Drake (3rd e 7) e, in touchdown, ma con flag da holding di Moreau, ancora Jacobs: Carlson segna il field-goal dalle 31 (3-0 Las Vegas). Ngakoue ricompensa oltremisura i Bears con un roughing the passer altezza testa di Fields che azzera un 2nd e 22 da snap-fumble/delay of game e Crosby concede addirittura un gravosissimo bis sulle 10 contribuendo alle run (29 yards) di Damien Williams e Herbert: Fields, allora, nelle 5, sconfina di tasca e va profondo in endzone su Horsted tra Moherig e Robertson (7-3 Chicago). Non si avvantaggia invece dell'interferenza scorretta di Roquan Smith Jacobs, tenuto dentro a spingere da Gruden fino ad un 4th e 1 barricato da Mack sulle 27-Bears: Raiders, di contro, in elevata sofferenza sulle corse di Damien Williams per tre terzi down da 23 yards che Fields - di mezzo il sack di Ngakoue - spende da Mooney, Goodwin e Robinson. Dalle 20 Nagy fa largo a Herbert e ancora - run nelle 5 con giravolta di commiato - Damien Williams (14-3), con Mack che, stavolta, se la prende (sack) con Carr, vendicato a fine primo tempo da Ngakoue e, al rientro, travolto dalle disavventure di una buonissima assistenza lunga sì, ma ad uno sgraziato drop di Bryan Edwards, poi intercettato (3rd e 4) da Houston-Carson, che si fionda sulla palla anticipando, a costo della demolizione fisica, Zay Jones. Hobbs rimedia precedendo (3rd e 10) Robinson, ma Gipson sacka di nuovo Carr e Roquan Smith, attaccandolo su una run ok da 3rd e 1, lo infortuna temporaneamente: per lui Peterman - a sua volta su da un 3rd e 2, 4th e inches compreso -, poi il ritorno del titolare ad introduzione di due violenze non necessarie (Mario Edwards e Roquan Smith) per il salto in touchdown di Jacobs (Mack sacka Carr in azione di conversione,9-14). Herbert e - soprattutto - Mooney per Chicago a cancellare un 2nd e 13, poi Fields nelle 30 con Kmet: dentro il field-goal di Cairo Santos dalle 46 (17-9) e un altro sack di Gipson a Carr che, accoppiato alla falsa partenza di Parker, diventa un Everest da 3rd e 17 del quale Renfrow neanche sfiora la cima. Carr (4th e 5) prova comunque a raggiungerla (invano) con Bryan Edwards, finora sempre molto funzionale in certe situazioni estreme, mentre dalle 30 di Las Vegas Herbert e Damien Williams non si ammazzano certo per ramazzare di più di un paio di yards. Ancora Santos dentro al piede, sempre dalle 46: 20-9 Bears.
Fabrizio Mancini
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