Completamente vuoti di rabbia agonistica contro Seattle i 49ers: una ulteriore istigazione alla disfatta la riproposizione a Glendale della stessa testa leggera, dato che questo con Arizona è, infatti, non solo scontro diretto di Division, ma anche soggiorno in casa di una capolista da 4-0 finora. Anche per infondere sprint alla squadra e controbilanciare le strategie di Kyler Murray Shanahan mette a lanciare - e correre - Lance, giù per 14 yards già al primo down affrontato, ma intercettato da Baker - palla troppo alta per le mani di Travis Benjamin - neanche due minuti dopo, con Conner che si sbarazza di un 3rd e 1 e Murray da A.J. Green (13 yards) per una catch and run da 26 di Rondale Moore. Humphries blocca sulla corsa d'aggiramento da screen-pass (7-0 Cardinals, ancora Conner), mentre Lance ricomincia da Benjamin con pass-interference di Alford, ma non passa lo scoglio del 4th down di Zaven Collins. Qui Arizona è subito placata dal sack di D.J. Jones a Murray, Lee non riesce addirittura a calciare un punt da dove dovrebbe per la cattiva esecuzione dello snap d’origine: Aiyuk è allora bravissimo in tuffo su un 3rd e 3, Mitchell stanzia i Niners sulle 5 per un altro 4th down che Lance, sackato per tempo da Vallejo e Simmons, avrebbe voluto portare a punti tagliando la corsa per l'angolo della endzone. Murray da Hopkins - 3rd e 3 - e a uscire per la miracolosa presa di Rondale Moore, ancora Hopkins (solissimo) si vede uscire dai guanti una palla bassa - riconsegnata ai Cardinals da una ricopertura-fumble di Edmonds - da 3rd e 3 e Prater va per i pali dalle 21 (10-0): Zaven Collins duella così ancora - da vincitore - con Lance, Hopkins torna preciso su un 3rd e 1, ma la falsa partenza di Humphries e il quasi azzeramento del cronometro del primo tempo obbliga Prater al field-goal (out) dalle 61. Arizona perde un altro mezzo down causa snap e Turner fa face-mask da punt di allontanamento, di là San Francisco colleziona holding (Trent Williams, McGlinchey, Benjamin) salvandosi solo dai primi due con il 4th e 5 stretto di Lance per Sanu. McGlinchey, però, recidivo, con l'aggiunta pure di una sua falsa partenza: è Aiyuk - e una violenza non necessaria di Chandler Jones - a polverizzare il 2nd e 25 relativo per la run ad arco di Samuel dalle 13 al touchdown sui blocchi di Sanu e Trent Williams (7-10). Ormai candidato per la nomina ad eroe di partita di Arizona Zaven Collins (4th e 1 negato a Juszczyk da 1st e 20 per ennesimo holding di Dwelley), ma per San Francisco non è ancora il momento delle premiazioni: Donte Johnson contrasta con fumble Edmonds e ricopre l'ovale - ma ci vuole un review per capirlo - e Watt devia lontano da Samuel, presunto destinatario della ricezione, un 4th e 4 a Lance, con Hopkins che salta nelle 10 per stornare un 2nd e 9 a scendere e vince la contesa del pallone in endzone con Norman sul successivo esterno largo di Murray (17-7 Arizona). In elevazione anche Samuel per il 1st e 10 di ripartenza da Lance, con Sanu e Sermon solo nelle prime 30 dei Cardinals: Shanahan sceglie di calciare (Slye dalle 47, 10-17), Murray - delegando lungo tutti gli ultimi 4.12" di gioco Conner e, per 11 yards su un 2nd e 8, l'ineffabile Hopkins - non ripropone ai 49ers l'opportunità dell'ultimo contrattacco. Vincono i Cardinals.
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