Lunga ancora e calendario assolutamente dalla loro parte, ma cominciano già a subìre meno punti i Buccaneers, e ce lo ricordiamo bene lo scorso anno dove portarono i loro progressivi perfezionamenti prestazionali difensivi. Un offside di Pierre-Paul facilita certo (1st e 5) gli intenti di Brissett con Gaskin e Preston Williams, ma Miami non può chiedere di più di un field-goal dalle 23 (ok Sanders, 3-0), mentre Brady esce lungo da Evans, sale sull'espresso-Fournette e taglia di 3rd e 6 per la presa nelle 10, con salto in touchdown, di Bernard (7-3 Tampa Bay). I Dolphins agitano comunque in positivo le acque nemiche con Gaskin e il sack di Carlton Davis non serve a niente quando subito abbinato all'interferenza fallosa di Cockrell, ancor più se le linee di casa si paralizzano inspiegabilmente sul 2nd e 5 che Brissett manda a scendere esterno ancora per Gaskin (10-7). Miami è altresì brava nella risposta al 3rd e 4 da 18 yards Brady-Evans con il sack di Baker (Succop tra i pali dalle 42, 10-10), troppo rapida invece anche per uno come Xavien Howard tutta la successione, dal prologo all'epilogo, della catch and run dalle sue 38 di Antonio Brown, per un supplemento di sicurezza anche spianata da un blocco di Tyler Johnson (17-10 Buccaneers): Fournette e Brate, poi, non lasciano passare ai Dolphins neanche la meno dannosa delle flag, ma se Rowe oltre ad un encroachment ci mette pure una interferenza difensiva nelle 5, è nella più assoluta comodità che Brady-Antonio Brown si trovano centralmente per il 24-10. Brissett non molla e saggia Waddle/Gaskin, poi (2nd e 4 da 10 yards) Shaheen, crollando però a ridosso delle 40 di Tampa su un sack-fumble (ricoperto da Suh) di Barrett che, per una volta Tampa - nonostante Brady-Evans (2nd e 10 da 11) - non punisce (corto il field-goal dalle 60 di Succop). L'intervallo è, per Miami, una salutare ripartenza mentale da quanto già preordinato mezz'ora prima in quello stesso spogliatoio: e la squadra di Flores, con Gesicki e (3rd e 6) Waddle, approccia il secondo tempo anche meglio del primo, godendosi con la presa bassa in endzone di Gaskin tutti i benefici di una interferenza scorretta – evitabilissima tirata di Sherman alla maglia di Preston Williams per scongiurargli una ricezione quasi impossibile - su un 3rd e 1 (17-24). Godwin, però, è robusta fune di traino di Brady per oltre 35 yards fin da un 2nd e 15 (sack di Phillips), Fournette - 3rd e 2 - giù dalle 5 in endzone per il 31-17 Bucs, con Brissett che si appella a chiunque - Gesicki, Waddle, Preston Williams - ricambiato però con 0 yards di profitto, e pochine ne arrivano anche dal punt di Palardy: così, per Brady, si mette a disposizione anche Ronald Jones, Evans - contro Byron Jones - gli ferma in endzone un 1st e 10 in discesa dalle 34 (38-17) e Waddle, toccando senza possesso il 2nd e 5 di Brissett assiste involontariamente l'intercetto di Dean. Tampa Bay, con il lusso del -10 yards di due false partenze quando Tyler Johnson ne ha ricevute 19, chiude il drive in attivo con Brady dalle 22: Evans si volta centralmente in touchdown (2nd e 10) sul blocco di Antonio Brown. 45-17 Buccaneers.
Fabrizio Mancini
NFL 2021 WEEK 5 - Buccaneers 45 Dolphins 17
Aggiornamento: 25 giu 2022
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