Con 8-7 in NFC si può andare ai playoff, non così nell’altra Conference, ma per cominciare su quello scalino Miami ci deve comunque arrivare, non fosse che per classificarsi provvisoriamente davanti a Baltimore, battuta qualche Thursday Night fa all’HardRock Stadium.Per New Orleans Taysom Hill marca di nuovo visita e Payton può far giocare solo il rookie Ian Book che, di suo, debutta in una – decisiva - partita NFL con un basso, ma evidentemente non imprendibile, 3rd e 3. Needham lo intercetta dalle 28-Saints e glielo riconsegna al termine di un giro di esultanza in endzone (7-0 Dolphins), poi Wilkins e Ogbah aggiungono dolore con un sack simultaneo e Finch deruba invece a gioco fermo – gli arbitri riguardano al review – Lindsay, neanche interdetto all’ingresso di un 3rd e 1 dal duo Lattimore/Werner. Quando il ladrocinio – sack-fumble Davenport-Tagovailoa – ottiene il conforto della legalità sull’ovale perduto arriva prima di tutti Eichenberg, così Sanders mette ordine dalle 48 con il field-goal del 3-0 Miami e Baker atterra giù Book dando esempio retroattivo a Xavien Howard: è da roughing l’agguato di Brandon Jones, ma meglio di un field-goal dalle 38 Ingram e Kamara a Maher non riescono a regalare (3-3). Waddle spunta dunque fuori con bis da un 2nd e 11 da holding di Austin Jackson, Jordan sacka con abbraccio Tagovailoa e Sanders, a fine primo tempo, manca i pali da quasi 60 yards, poi al rientro le mani di Van Ginkel non trattengono un 3rd e 4 Book-Kamara. Tagovailoa sballa invece in altezza un 3rd e 9 che, anziché Hollins, raggiunge l’intercetto al salto di Lattimore, già uno scolorito ricordo però due minuti dopo per i sack di Davis/Ogbah e Brandon Jones. Tagovailoa si scusa scendendo, ancora da Hollins, le 40 yards di un nuovo 3rd e 9, con Duke Johnson ad ariete nelle 11-Saints e l’improvviso scatto centrale in endzone di Waddle in piena esecuzione di una reverse-run nelle 5 dice 17-3 Dolphins. Riecco Book, terrorizzato da Wilkins, lasciare la tasca su un 4th e 1 scaricato volutamente out alla ricerca di quegli invisibili smarcamenti che, per Tagovailoa, risplendono viceversa assai nitidi (Waddle/Gesicki): Sanders al calcio dalle 34 e Book ancora martoriato senza pietà da sack (tre in un solo drive: Holland/Baker, Sieler e Ogbah) e intercetti (Brandon Jones). Inferiorità manifesta e 20-3 Miami.
Fabrizio Mancini
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