Resta in Division Philadelphia che, tramite i Giants, continua a sfidare – indirettamente – Washington, oggi non proprio favorita a Dallas: male non farebbe, tuttavia, agli Eagles allontanarla di un’altra vittoria prima di andarle a far visita per la partita di ritorno e così sarà una volta eliminate senza conseguenze le distrazioni iniziali di un intercetto in tuffo di Parker – pur se negato dal replay – e il sack-fumble di Carter a Hurts ricoperto da Goedert. Di là Toney fa lo stesso a tutela di Fromm, giù da Sweat, e ancora Carter non trattiene un 3rd e 17 da blocco illegale dello stesso Goedert, con offside di Barrett non rimontato da Phila, a sua volta incompleta in un possibile contro-intercetto (Milton Williams). Gano con l’opportunità di calciare il 3-0 grazie a Booker/Toney e Hurts da DeVonta Smith che, al contrario, non facilita (interferenza offensiva) Elliott – field-goal out dalle 54 –, ma a seguire agguanta alto nelle 15-Giants un 2nd e 10 da 46 yards di Hurts. Riecco allora Elliott al piede per il pari e McLeod all’intercetto di un flebile centrale di Fromm con holding di intromissione di Watkins al subitaneo 1st e 10 dalle 21 in touchdown Hurts-Goedert: Howard al lavoro di riparazione per la run esterna di Boston Scott (10-3 Eagles, adesso sì) e Milton Williams di sack su Fromm, quindi il ritorno da 39 yards di Reagor che chiama Elliott a riordinare il tabellino (field-goal ok dalle 37) macchiato dalla falsa partenza di Mailata, cui risponde con flag analoga Price. Watkins, allora, al salto nelle 10 newyorkwesi con Hurts a tagliare da vicino in diagonale l’angolo-touchdown per l’uscita-fulmine – contro McKinney – di DeVonta Smith (20-3 Philadelphia), poi ancora di 3rd e 3 abissale (Goedert), strigliato da un face-mask (Love) e dalle 5 in endzone a promuovere un tackle – Lane Johnson – per la segnatura del +24 Eagles che l’intercetto con ritorno di Singleton a Glennon trascina per lo spazio aperto di un altro touchdown, ma probabilmente anche oltre se Epps non incidesse con violenza non necessaria un 4th e 8 assolto solo per metà da Toney. Engram, al contrario, ne doppia un secondo – e 4 -, controllando a Glennon anche il 3rd e 5 centrale che NY non ha neanche voglia di portare a conversione. 34-10 Phila.
Fabrizio Mancini
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