Per Minnesota un'opportunità di rientro segue l'altra in quel Grande Gioco dei playoff che ha già praticamente escluso i Bears, comunque alla rincorsa di Cousins (raggiunto e steso da Vildor/Quinn) fin dal primo down della partita, giusto per non dare impressioni sbagliate ai gialloviola di coach Zimmer. Cook, poi, via in slalom a congiungere un 3rd e 8 Cousins-Jefferson replicato a scendere – 3rd e 5 dalle 12 – dai medesimi protagonisti per il 7-0 Vikings, con Dantzler in tackle da fumble frontale su Fields: riprende Barr, Quinn limita di sack la violenza non necessaria di Bush e Joseph mette il 10-0 dalle 37. E’ ora Richardson, pur spintonato addosso a Montgomery, a rubar palla per Minnesota, Ogletree però ingolfa subito Cook e Fields, oltrepassato un 3rd e 3, si rivolge di nuovo a Montgomery con un 4th e 1 lungo che il sack (quasi fumble) di Wonnum si rimangia per intero. Santos può allora tirare tra i pali il 3-10 dalle 34, Bush è senza avversari quando Cousins gli fa arrivare in braccio un insensato 3rd e 8 che sempre Montgomery si incarica di accompagnare lungo gli accidenti di un percorso spinoso definitivamente trincerato dalla mano di Tomlinson (deviazione al field-goal di Santos dalle 49), quindi un blocco scorretto di Tabor addiziona a una run di Cook quanto serve a Minnesota per stornare il 3rd e 18 di una flag contro Osborn, restituita quindi da Chicago (Gipson) in forma di violenza non necessaria. Bello e inatteso per l’identità del destinatario (Smith-Marsette) il trasversale-touchdown di Cousins (17-3), Wonnum potrebbe evitarsi la spinta fuori dal campo a Fields che fa reagire Jenkins – altra violenza non necessaria -, mentre ci va giù invece regolare nel sack da 4th down che Hicks, di là, rende a Cousins cancellando un turnover da punt-Vikings rimbalzato su una caviglia di Byrd e ricoperto da Boyd (Damien Williams ne aveva toccato uno poco prima a Berry). Fields regala allo stesso Byrd una doppia rivalsa – 22 yards in due down, Kmet ne controlla 24 tutte in uno -, Mooney (con visuale oscurata da Peterson) droppa nel primo angolo del touchdown un 4th e goal dalle 9 e ne spunta 13 da 2nd e 10 punendo provvisoriamente l’holding di Conklin che riporta a Fields il possesso di un 4th e 4 allargato fin troppo da Byrd in endzone. Solo a tempo finito Chicago – Graham – sopravvive ad un ultimissimo down, Harrison Smith allontana oltre la endline, già però varcata con il completo, il salto in presa di Horsted: 17-9 Vikings.
Fabrizio Mancini
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