Niente di che, ma sapere già prima della partita di avere una speranza, neanche minima, di veder finalmente cambiare il numero più solitamente fisso della loro classifica, proietta nei propositi di Texans e Jets il film di una domenica diversa. Per Houston c’è poi il pensiero fresco dell’impresona di Tennessee (battuta anche da NY), rinverdito dal passaggio di Burkhead su un 4th e 1 prima che a Tyrod Taylor salti all’improvviso uno schema preordinato con dita e mani di Franklin-Myers a portargli via di intercetto l’improvvisato lob destinato solo nella teoria a David Johnson. Flacco e White out, nei Jets Zach Wilson torna al lancio con 11 yards di 1st e 10 da Cole e Coleman se lo tira dietro per le 6 senza potergli però dare garanzia futura di protezione da un sack di Martin che non esclude il field-goal di Ammendola dalle 31 (3-0). Quinnen Williams all’assalto di Taylor, ma si dimentica il da farsi anche Ty Johnson, che volge le spalle alla smistata corta di Zach Wilson, in questo modo fagocitata dall’intercetto di Tavierre Thomas: inutile, in mezzo a due flag contro NY (Lawson e il Michael Carter di retroguardia-Jets) il sack di Franlin-Myers, Taylor perciò dalle 13 corto centrale ad assistere la girata in caduta di Brevin Jordan su Pinnock e lo stesso Michael Carter di cui sopra, poi con Burkhead (3rd e 2) nelle 40-Jets e, preso atto del conto equo tra David Johnson sulle 35 e una falsa partenza (qui Jordan è colpevole), al servizio diretto in endzone della indistruttibile - pur se discussa finchè possibile da Bryce Hall -, ricezione bassa di Nico Collins (14-3 Houston). Altro sack di Franklin-Myers, di là Jaleel Johnson va al contrario oltre il consentito arbitrale su Wilson (roughing the passer) e Moore gira oltre le 40 di casa una reverse-run di doppia ispirazione touchdown-conversione per Walter/Josh Johnson (11-14). Coleman (3rd e 3) e Ty Johnson promettono così analoga disponibilità, Ammendola trova il field-goal di un pari contestato dalla flag-Texans di Hennessy, come – al rientro dell’attacco newyorkese - contemporanei sono il sack di Martin e l’offside di Blacklock da cui Zach Wilson sprinta con agile cambio direzionale dalle 4 alla endzone su Maliek Collins (18-14 Jets): Quinnen Williams è degnissimo compare di Franlin-Myers nella disciplina dei sack, per Houston ecco anche la preoccupazione-Berrios – 46 yards di catch and run – e un campo troppo limitato laddove la ribattuta di Greenard al 2nd e 8 di Wilson originerebbe, se ricoperto di rossoblu prima dell’uscita del pallone, un fumble più provvidenziale dell’errore successivo al field-goal di Ammendola. Taylor deve di contro impegnarsi per salvarne uno da snap, compensato comunque da una sua run di ripartenza da 7 yards, ma non dal field-goal (out) di Fairbairn e Texans che, sulle loro 40, toccate da Walter, si aspetterebbero al massimo un contro-calcio dei Jets piuttosto che il 4th e 5 ok Wilson-Cole, bissato di minima da Moore. Ecco, qui, un l’holding di Vera-Tucker da ramanzina solenne di coach Saleh, Ammendola tranquillizza trasformando al piede dalle 37-14 il 21-14 che l’anticipo (4th e 2) di Hall a Nico Collins imprime definitivamente sul tabellone dell’NRG Stadium. Vince NY.
Fabrizio Mancini
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