Nel 2019 questa stessa partita i Ravens la vinsero 59-10, ma oggi, pur stanti un’opposta comparazione di classifica, i guai di Miami e le disfunzioni tattiche di Baltimore, spesso nascoste da un notevole spirito di rimonta, tutto questo divario non c’è. Seconda W di fila per i Dolphins in casa, ma solo terza totale di stagione: Duvernay/Freeman bussano ad entrambe le loro porte laterali (dalle 46 Tucker calcia tra i pali il 3-0), Oweh sacka Brissett – ma Tagovailoa è a disposizione -, con Lamar Jackson che si mette in azione per Andrews e Marquise Brown in un 3rd e 10 da fumble, ricoperto da Bateman, contro Rowe. Tucker, stavolta, fallisce al piede dalle 48 e Phillips/Van Ginkel si prodigano in un sack a due che Brissett traduce nel bel 1st e 10 al salto su Waddle, con Shaheen in eccellente presa alta su Houston. Preston Williams, largo in endzone, lamenta fallo da Averett (field-goal di Sanders dalle 31, 3-3) che chiama a sua volta una flag in un contatto con Waddle a detta sua decisivo per il mancato perfezionamento di un intercetto. Baltimore, come spesso, scopre improvvisamente la propria metacampo ad un 2nd e 8 da 52 yards Brissett-Ford, Tavon Young anticipa basso Shaheen in endzone per un altro calcio a segno di Sanders (6-3 Dolphins), mentre il sack-fumble di Houston finisce tra le mani di Eichenberg, con Lamar Jackson che ne salta uno a proprio danno spedendo nelle 5 un 3rd e 15 districato da Coleman tra le mani di Marquise Brown e ne subisce altri due – il primo con quasi persa – da Roberts/Holland. Nel frattempo Miami ha innestato Tagovailoa per Brissett, inutilizzabile dopo il sack di Houston già menzionato: Waddle gli agguanta in volo 35 yards di 1st e 20 da holding di Reiter, Wilson sgroppa in una reverse-run da 14 per le 11-Ravens, con arbitri severi nel giudicare dolosa una interferenza in endzone sullo stesso Waddle e gli artigli di Bynes a smanacciare un azzeccato lob-touchdown di Tagovailoa per Gesicki. Flores usa quindi Robert Hunt per lo sbriciolamento del muro Westry/Clark che, dopo trecento replay, una flag per illegal touch-pass tiene su: serve Sanders per sbloccare lo stallo (9-3 Miami) e Xavien Howard cede quasi due down a Baltimore interferendo scorrettamente su Marquise Brown, poi però spossessa Watkins, raccoglie il fumble e lo riporta in endzone travolgendo Jackson/Bell sui blocchi di Coleman e Brandon Jones. La conversione di Tagovailoa esce intermedia tra Gesicki e Hollins (15-3), Eichenberg preserva ancora (sulle sue 40) Miami da un assalto-Ravens già estremo riappropriandosi dell’ovale lasciato giù da Tagovailoa sul sack di Queen e il doppio roughing the passer di Baker/Coleman abbona le 30-Dolphins al centrale parabolico di Jackson ad Andrews (10-15). Clark solo sulle sue 11 arriva a tiro conclusivo del fondamentale 2nd e 10 da 64 yards Tagovailoa-Waddle (Ravens puntualmente latitanti sulle coperture profonde delle loro spalle), Gaskin corre anche sulla falsa partenza di Hunt e proprio Tagovailoa finalizza dall’ultima yarda. 12 punti da rimontare in meno di due minuti contro una squadra a cui, in quasi 58, ne hai rifilati appena 10 e che si distrae troppo presto su un 2nd e 2 a scendere per 30 yards da Bateman nelle ultime 37: Jackson, allora, con Duvernay (3rd e 4) e Andrews sulle 7, Coleman lo intercetta esterno in endzone. 22-10 Miami.
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