Secondo le previsioni mediatiche sul primo Thursday Night del campionato, attenuanti da preseason negativamente valutabili solo per la squadra che quelle partite le ha perse tutte (Dallas), pur considerando lo score negativo anche dell’altra, Tampa Bay – 2 L su 3, entrambe in casa -, tuttavia stasera strafavorita soprattutto per il credito acquisito con il trionfo nell’ultimo Superbowl. Decisi a vantare da subito i pezzi migliori della loro artiglieria i Buccaneers – Brady per 47 yards e due esimie ricezioni di Gronkowski/Antonio Brown, poi dalle 5 un 1st e goal stretto per il taglio netto di Godwin su Jourdan Lewis, 7-0 -, ma Prescott dà confortanti segni di presenza a McCarthy, con Pollard, Gallup e, dalle 22, lungo a scendere – tra Murphy-Bunting e Winfield - da Lamb nell’angolo più vicino della endzone (7-7). Suh e Pierre-Paul cementano lo scrimmage di un 3rd e 3 su Pollard, distanza per ovviare alla quale Brady pensa invece lungo – 19 yards su Godwin per le 24 di Dallas -, eliminando quindi (2nd e goal centrale in endzone dalle 2) dalla mente dell’ancora malcapitato Jourdan Lewis ogni glorioso pensiero di anticipo su Gronkowski (14-7 Tampa Bay). Carlton Davis scorretto su Cooper, troppo convinto coach Arians di aver ragione sul challenge che, al contrario, conferma un completo di Jarwin da sole 6 yards e ancora Davis difettosamente coordinato con mani e corpo in endzone su un 3rd e 3 Prescott-Lamb toccato, ma non intercettato: Tampa alla fine indenne per l’errore al field-goal di Zuerlein, al quale però Lawrence monda la coscienza ostacolando con fumble, ricoperto da Gregory, la run di Ronald Jones per un altro giro a vuoto difensivo dei Bucs, troppo passivi quando Prescott si raccoglie dalle caviglie uno snap basso e imbambolati in endzone sulla contromisura di Dean al susseguente 2nd e 3 largo dalle 5 agganciato da Cooper. Zuerlein manca anche l’extrapoint (13-14) e Fournette non si aspetta presumibilmente il lob ravvicinato di Brady che Diggs intercetta sulle sue 21: ma se nemmeno David riesce a regolare le giunture delle proprie mani per non mandare in terra un 3rd e 6 Prescott-Lamb, il kicker texano può almeno autoassolversi dalle 35 con il calcio del vantaggio-Cowboys (16-14). Per Brady tornano di moda Godwin e Antonio Brown, che stacca il suo quasi omonimo Anthony Brown di almeno un metro nell’inseguimento verso il touchdown di un 1st e 10 dalle 47-Cowboys (21-16 Buccaneers), con nuova interferenza da flag di Dean (su Gallup) e un 3rd e 3 che Prescott dirige da Lamb per le 21: il sack di Barrett si combina all’holding di Connor Williams per complicare sempre più la serata di Zuerlein al field-goal – troppo corto dalle 60 yards spaccate - e anche Brady azzarda l’impresa pre-intervallo con un Hail Mary da metacampo intercettato in endzone da Jourdan Lewis. Amari Cooper punge ancora fortissimo alla ripresa – duplice 3rd down da 30 yards su 9 –, certo più di Elliott, giù da Andrew Adams nelle 5 su uno screen-pass in parallelo: Zuerlein qui dentro al piede (19-21), Carlton Davis di ritorno sfrenato da intercetto ad un pass di Prescott molto più censurabile della cedevolezza ricettiva di Lamb e Brady (3rd e 6) ad investire con rischi calcolati tutto il suo budget sull’incontrastabile taglio centrale in touchdown di Gronkowski (Lawrence c’è, ma che può fare?, 28-19 Tampa Bay). Jarwin utile quando serve a Prescott, con Schultz per 6 yards barando legalmente in un 3rd down giocato senza palla da Elliott, e dalle 21 in endzone per il tuffo di Cooper a castigare un’altra svogliata opposizione (qui sbaglia Cockrell, 26-28) dei Bucs, nelle 15 di Dallas per la run da 3rd e 1 di Fournette e contro una falsa partenza di Marpet, ma in confusione anche con i migliori: Godwin si sbilancia in corsa e, contrastato da Kazee, lascia andar via l’ovale, in transito tramite la ripresa-fumble di Jourdan Lewis da Prescott a Lamb (3rd minimo e 31 yards di catch and run aggiuntiva da successivo 3rd e 11) per l’holding da 3rd e 16 di Connor Williams e l’inevitabile field-goal (segnato, 29-28 Cowboys) di Zuerlein dalle 48. Brady con Bernard e Gronkowski per cercare la giusta sproporzione tra il correre del cronometro e quello della squadra, sempre preventivando flag importune (falsa partenza di Donovan Smith) che gli arbitri risparmiano ad uno smarcamento ai limiti di Godwin: che, perciò, così impunito, porta tutti sulle 18 yards-Cowboys, raddoppiate sul field-goal (dentro) di Succop. Vince TB 31-29.
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