Fuori dai piedi di Sean McVay l’odiata preseason: ai Bears tocca dunque vedersela muso a muso con la faccia originale dei Los Angeles Rams, spinti nella propria endzone – dove David Long intercetta Dalton – da Montgomery/Goodwin e usurpatori di quella altrui sul profondo di Stafford arrestato da Van Jefferson con un tuffo che non completa l’azione, se non secondo le percezioni di Eddie Jackson, fermo sulla susseguente corsa di prosecuzione verso il 7-0 del ricevitore californiano. E’ Kmet ora ad accompagnarsi a Montgomery per una presentazione nella metacampo dei Rams più decorosa della mezza run da 3rd e 8 di Damien Williams, al tirar delle somme difatti insufficiente perché Ramsey anticipa Robinson sul 4th e 4 che segue. Stafford lavora alla carburazione di Kupp, DeSean Jackson appare già più rodato, almeno per il field-goal di Matt Gay (10-0 L.A.) dalle 53: si ferisce peggio Chicago con il face-mask di Kyle Long e il sack-fumble di Hollins – ricoperto da Kenny Young – a Dalton, con Higbee e (4th e 1) Stafford-Jefferson, altro castigo-soft (secondo field-goal di Matt Gay, 13-0) inflitto senza infierire dai Rams, cui viene il sospetto di star concedendo troppa confidenza quando Hicks/Quinn sackano Stafford e Kmet, con Robinson, trascina i Bears nelle 5 avversarie per la run di Montgomery (7-13). Due chiacchiere riorganizzative in spogliatoio e Rams al rientro per 19 yards (3rd e 10) con Woods e Stafford lunghissimo e lontanissimo dalla secondaria ospite su Kupp (20-7 L.A.): sempre quelle - Kmet, Robinson e Montgomery –, di là, le alternative di Chicago, o quasi (run larga in touchdown, via a Floyd, di Justin Fields sul blocco di Holtz). McVay, al contrario, può diluire meglio le comparsate di Higbee (3rd e 5) e (3rd e 1) Kupp, ma resta fissa la preferenza di Henderson sulle corse (27-14), per cui Nagy incarica invece Damien Williams e l’inamovibile Montgomery (3rd e 2), con Rochell in decollo di precedenza su Mooney ad estinguere un 4th e 15 comprensivo del sack di Hollins a Dalton. Kupp, Michel e Henderson i rimedi di Stafford ad una doppia flag consecutiva (Brian Allen e Mundt), tocca il cielo e i confini della endzone la ricezione di Woods del 3rd e goal del 34-14 finale.
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