Secondo Superbowl di fila assegnato sul campo della squadra che se lo… tiene a casa: i Rams non indossavano anelli da tempi di Saint Louis, tolta la prima partita Bengals ospiti quasi fissi in questi playoff, se però qui ci sono loro e non Titans o Chiefs sfavoriti lo saranno pure, ma non si pensi di quanto. Il sack di Hendrickson è una eloquente dichiarazione in tal senso, poi però Ernest Jones appare d’anticipo smaterializzando un 4th e 1 corto Burrow-Chase, Kupp – 3rd e 4 – slalomeggia per le 24 e Stafford misura di tocco su Beckham le 17 yards del 3rd e 3 del 7-0 losangelino. Serve braccio invece a Burrow per allargare un 1st e 10 da quasi mezzo SoFi a Chase, benedetta anche la run overdown di Mixon (field-goal McPherson, 3-7), con Beckham disponibile non solo da finalizzatore perché lì stavolta ad accollarsi un 2nd e 11 a uscire altezza 5 c’è Kupp. Awuzie respinge l’extrapoint di Gay, la riproposizione di rimpallo (Hekker) la intercetta Pratt, quindi un completo di Chase sbilanciato e monomano e Mixon in sostituzione di Burrow nella fotocopia del primo touchdown dei Rams (2nd e goal, 10-13) per Higgins. Cede qui il ginocchio di Beckham, Hopkins arriva in soccorso – 3rd e 9 -, ma in endzone la posizione da intercetto di Bates ha ragione su quella ricevitoria di Jefferson, con il sack di Floyd a Burrow provvidenziale almeno perché L.A. si goda l’intervallo avanti, perché al rientro Ramsey avrà – giustamente – da ridire su una trattenuta con cui Higgins sistema una catch and run dalle 35 al touchdown (17-13 Cincinnati), da cui l’intercetto di Awuzie sul drop di Skowronek e la corsa da 4th e 1 di Burrow ad impoverire di rilevanza il sack di Donald. Altro calcio ok di McPherson (20-13 Bengals) e Stafford affida a Hopkins/Skowronek la risposta al field-goal di Matt Gay (16-20), quindi tutti - Ernest Jones, Robinson e due volte Miller – addosso a Burrow, mentre Kupp porta un 4th e 1 direttamente da snap fuori dai propri confini, prende interferenza da Apple nelle 5 e salta in endzone per l’aggancio dell’ultimo servizio di Stafford (23-20 L.A.). Il tampinamento (4th e 1) di Donald a Burrow non si fa sack per la geniale prodigiosa smistata del quarterback dei Bengals, ma a quel punto Perine ha già dato tutto per compromesso: Rams campioni.
Fabrizio Mancini
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