Un'occasione sicuramente buona un anno fa, lo diciamo con il senno del poi, che sarebbe stata ancor migliore se affrontata a cifre meno esorbitanti: un rischio che i Jets hanno tuttavia corso, ben consapevoli di quanto stavano facendo, contrattizzando con un quadriennale da 52 milioni - 27 garantiti - la voglia di rivincita, dopo una stagione (la 2018) da separato-non-giocatore ai Pittsburgh Steelers, viceversa non intenzionati a rinnovargli il contratto, di Le'Veon Bell. Che, deludente (15 presenze, 789 yards corse e 3 touchdown) alla prova dei fatti del campionato appena terminato come tutti i Jets (7-9, ma partendo da un terribile 1-7), oggi verrebbe messo alla porta in un attimo. Basterebbe solo che la proprietà newyorkese trovasse e perfezionasse un conveniente accordo di scambio con chi fosse disposto a sobbarcarsi il residuo 'scoperto' dell'accordo economico stipulato dai Jets con il runningback da Michigan State. Mica semplice.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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