L'ampliamento della stagione regolare dalle 16 alle 17 avrebbe senso in caso di riduzione della preseason, facoltà riconosciuta alla NFL fin dal 2011, da quando cioè è stato votato e approvato l'attuale Statuto normativo, cui in questi giorni Lega, propèrietari e giocatori stanno provando ad apportare qualche ritocco. Togliere dal computo match amichevoli, sovente risparmiati ai titolari, per aggiungerne di decisivi aumenterebbe certo l'interesse del pubblico, ma anche il pericolo-infortuni di quei top-player altrimenti tenuti a riposo. A noi e alla NFL piacerebbe: ma a giocatori e proprietà? Perchè poi diventerebbe rilevante l'aspetto economico, con la rivisitazione inevitabile dei compensi contrattuali per numero di partite disputate. Ecco perchè la Lega sta studiando il sistema migliore per far diventare allettante la proposta: controlli sulla positività alla cannabis ridotti con sanzioni alleggerite e molto meno rigore anche sulle multe in caso di situazioni disciplinari ristrette al campo (il coinvolgimento in un rissone stile Browns-Steelers l'esempio recente più chiaro) potrebbero valere una preseason più breve, una regular più lunga e, già che ci siamo, una partita di playoff in più.
NFL e Associazione Giocatori, intanto, si sarebbero messi d'accordo per vedersi a Indianapolis, durante lo Scouting Combine, martedì. Si parlerà soltanto o si voterà pure? (in foto Russell Okung dei Los Angeles Chargers, uno dei vicepresidenti della NFLPA)
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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