La NFL sta con Mike Tomlin: parlando della rissa finale in Browns-Steelers del 24 novembre scorso, il coach di Pittsburgh ieri aveva detto di non aver sentito nessuno, nell’immediatezza dell’episodio, riferire di un insulto razzista del suo quarterback Mason Rudolph al difensore avversario Myles Garrett. Così anche la Lega, che indagando a sua volta sulla questione prima di prendere qualsiasi provvedimento (la squalifica prima a tempo indeterminato di Garrett, poi – pochi giorni fa – la grazia concessa al giocatore, 500.000 dollari di multa per Rudolph, altri elementi di ambo le squadre sanzionati e/o appiedati -, non si è imbattuta in testimonianze di conferma di qualsivoglia epiteto offensivo, peraltro sempre negato da Rudolph.
Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL
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