Sarebbe il capitolo da lieto fine di quel romanzo di avventura che, fuor di metafora, è stata la carriera di Eric Berry il rientro in campo dell’ex Kansas City Chiefs. La personificazione del giocatore di talento, piegato ma non schiantato da una iella che più nera davvero neanche il più cattivo degli scrittori avrebbe potuto dipingere. Dal 2014 per lui un crescendo di disgrazie, purtroppo non solo sportive: perché se giochi a football l’infortunio grave lo devi mettere in preventivo ad ogni azione di ogni partita, la diagnosi di un tumore non puoi. Eppure Berry ne è venuto fuori, vincendo già l’anno dopo il titolo di miglior cornerback stagionale ma, paradossalmente, arrendendosi a successivi incidenti più ‘professionali’, seri quanto si vuole(volete mettere una borsite con un cancro? Eppure…), ma assolutamente meno gravi di una malattia che potrebbe non limitarsi a farti interrompere prima del tempo la carriera agonistica. Oggi l’interessamento di diverse squadre, Indianapolis Colts in testa, ce lo fanno intendere come pronto ad un altro ritorno. E, finalmente, quel romanzo conoscerà il suo epilogo.
Intenzionati a rimettere piede in NFL anche altri due giocatori oltre a Berry: l'ex prima scelta dei Titans nel 2013 Chance Warmack e Aldon Smith, che dopo 5 stagioni in California tra San Francisco e Oakland nessuno cerca più dal 2017, quando i Raiders lo mandarono a casa dopo un suo coinvolgimento in una vicenda di violenza domestica e un lungo elenco precedente di casìni, dei quali la Lega aveva tenuto conto sospendendolo a tempo indefinito.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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