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Fabrizio Mancini

NFL 2023 WEEK 11 - Lions 31 Bears 26

Pensavano i Lions di averla già vissuta a Baltimore quella giornata-no che annualmente, in un campionato, almeno una volta arriva, sempre sperando sempre non ti capiti nei playoff: il rientro di Fields, invece, inferocisce i Bears, un pericolo globale d’attacco da subito con D.J. Moore/St. Brown, intermezzati da Kmet e, in favore di una interferenza di Will Harris, alla formalità più comoda della run-touchdown di Foreman dalla minima (7-0 Chicago). Avvicendati i reparti, tuttavia, cambia niente - Tyrique Stevenson intercetta Goff –, se non il risultato del contrattacco-Bears, qui nullo nonostante un 4th e 2 riuscito Fields-Moore: peggio dice a Tyler Scott, depredato da un fumble Sutton/Anzalone a un minuto dal secondo intercetto ospite di T.J. Edwards, con l’ex Montgomery per lo scatto largo di Gibbs in angolo-endzone al triplo della velocità di copertura di Cole (7-7). Non ce n’è ancora, tuttavia, perché Chicago – su bene con Herbert/Mooney e un 4th e 1 superato da Roschon Johnson - ritenga già di doversi scompaginare come spesso, anche se prima dell’intervallo il field-goal di Santos dalle 31 (10-7 Bears) lo sorpassano Gibbs/Jameson Williams e il centrale di Goff agguantato fantasticamente rasoerba dal St. Brown di casa – fratello dell’altro – in mezzo a Edmunds/Gordon (14-10 Lions). Alla ripresa il sack di Sanborn è benzina emotiva ripulita per Foreman, non ci vorrebbe la falsa partenza di Darnell Wright che rende scalabile un 1st e 15 solo dal colpo al piede di Santos (13-14), ma il rimedio arriva sul kick-return rispettivo di Reynolds sgambettato da un fumble Stevenson/Gates e Fields lo applica da prodigio incontrando dalle 39 alla endzone (2nd e 21, 20-14 Bears) la corsa di D.J. Moore a bruciare Jacobs. Ecco, poi, perfino la troppa grazia dell’intercetto di Edmunds, il terzo di squadra, con qualche limite in più per Roschon Johnson/Moore (ancora Santos al calcio, 23-14 Chicago), ma attenzione perché quasi Jaylon Johnson arriva a catturarne un quarto in tuffo e Fields avvia il raddoppio di un 3rd lunghissimo, mentre due flag (Branch/Sutton) condannano i Lions al 26-14 Bears (field-goal di Santos dalle 39). St. Brown/LaPorta sanno certo come fargli far bella figura, ma è da Jameson Williams che un finora deplorevole Goff lancia, assieme al 21-26 altezza 32, l’urlo tonante della rimonta di Detroit, richiamando quindi il branco dei Lions all’assalto: Gibbs/St. Brown precedono la run di Montgomery e la conversione esterna Goff-LaPorta (29-26 Lions), il fumble da sack di Hutchinson a Fields rotola in endzone, dove Wright lo scalcia involontariamente fuori per la safety conclusiva. 31-26 Detroit.

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