In un ondeggiante mare fin troppo mosso i Bills quest’anno: e le colonne d’Ercole oltre le quali ormeggiare nei playoff non sono ancora così, prima o poi, comodamente superabili. Parecchio influente proprio la prima sconfitta stagionale in casa dei Jets, stasera di ritorno a Buffalo con la riportata da kick-off di Gipson, giustiziere di Buffalo in quella menzionata Week 1, ma qui abbattuto frontale da Gilliam per la ripresa di Morris. Ancora freddo invece Josh Allen, sackato infatti da Quinnen Williams: Bass appalta almeno il 3-0 Bills al piede, l’ex Lawson maltratta Zach Wilson più nelle regole della precedente violenza non necessaria del compagno Rousseau e una persa lo rischierebbe – palla toccata, ma provvidenzialmente fuori, da Jefferson – pure Diggs, sosta forzata che il solo Kincaid ripiana per il bis di Bass dalle 30. Finchè Buffalo continua a ricoprire fumble (Spencer Brown da sack di Smart a Allen) trasformando i field-goal di ripiego (Bass-ter, 9-0 Bills) va pure bene: certo, sempre meglio intercettare Wilson (Rasul Douglas) nelle 25-Jets per risalirle fino in endzone con l’ultimo esterno corto di Allen dal solissimo Cook (16-0 Buffalo), ma magari non perdere di vista un fake-punt alla mano Morstead-Echols che meglio di un successivo 4th e 2 con 1st e goal stretto altezza 9 trascinato in touchdown da un doppio Breece Hall NY non poteva pensare di finire meglio, conversione sackata da Lawson/Rousseau a parte (6-16). Si ferma a 33 yards dalla stessa mèta il ritorno da intercetto – Ashtyn Davis - a cronometro di primo tempo fermo dell’Hail Mary di Allen e al rientro Jets subito alla dura presa di coscienza dell’oggettiva imprendibilità di Cook, mentre con colpe chiare Whitehead non sbarra la linea laterale alla catch and run dalle 28 dell’altro ex Ty Johnson (22-6 Bills, niente extrapoint per Bass). Tra altre sagome biancoverdi (Gardner/Echols) è Shakir quindi a percorrerne ulteriori 61 (29-6 Buffalo), con Wilson giù da Oliver (nonchè panchinato da coach Saleh per Boyle) e un fumble Dodson-Garrett Wilson raccolto da Douglas, ma non rispettato dalla violenza non necessaria di Dawkins: è un review a cancellare viceversa l’intercetto successivo di Poyer, mentre i sack di Floyd non fanno caso al nome del quarterback, intanto che Cook si sceglie Murray quale collega di corse in un drive interamente dedicato all’argomento. Bass, da metacampo, firma il 32-6 Bills, Rasul Douglas l’intercetto di commiato.
Fabrizio Mancini
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