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Fabrizio Mancini

Wentz fuori subito, Wilson padroneggia la partita: passa Seattle

Aggiornamento: 22 mag 2021

Seconda vittoria stagionale al Lincoln Financial Field per Seattle, questa con qualche problema in più perchè i playoff non sono il campionato e Philadelphia, col tempo, si è saputa reinventare in squadra temibile trovando l’antidoto da contrapporre a quella soprannaturale epidemia di infortunati dilagante da settembre nella Città dell’Amor Fraterno e che oggi fa fuori pure Wentz (contatto con Clowney) a metà primo quarto. Di somma rispettabilità la prestazione in sua vece di McCown, ma la differenza di classe pura sbilancia troppo il confronto diretto con Wilson e l’intera partita, in quel momento ancora sullo 0 a 0 perché gli arbitri hanno negato a Lockett – Cox lo ostacola di mestiere frenandone lo scatto per andare a ricevere in endzone un lungo dalle 31 yards – una netta flag e Curry ha stoppato a Myers un field-goal dalle 35, l’unico sistema che Phila lascerà ancora più avanti agli avversari così da non far sfogare in punti - se non i minimi sindacali: LeBlanc intralcia Hollister e Myers sblocca al piede il risultato - la buona vena di Lynch, Metcalf e dello stesso Lockett. Torniamo a McCown e ai suoi 18 completi, quanto quelli di Wilson, che però quasi lo doppierà in ‘lunghezza’ (325 yards contro 174): parecchio ridotta la coperta offensiva degli Eagles, che Scott, Sanders e Goedert stirano più che possono e Jake Elliott pareggia al piede dalle 46. Wilson è anche il miglior runner dei Seahawks, ma preferisce far cimentare nella specialità Metcalf, Moore (due terzi down per 64 yards totali, altre 10 ce le mettono due flag contro LeBlanc e Barnett) e, dalle 11, Marshawn Lynch (10-3 Seattle). Arbitri ancora al lavoro sulle 20-Seahawks, il punto di un’interferenza di Flowers su Ward e da dove McCown riorganizza Philadelphia (Scott e Goedert), inciampando però in un Delay of Game offensivo e in un fumble (ricoperto in tempo). Elliott ancora dentro per il 6-10 dalle 26 e per il kick riportato da Lockett, alimentato da Lynch e avvalorato dalle 46 yards di sbracciata di Wilson che Metcalf ferma sulle 15 lanciandosi in endzone una volta ritrovato, in corsa, quell’equilibrio che una presa a mani avanti aveva quasi compromesso. Touchdown determinante: sotto di 11 le alternative di Philadelphia per restare in scia si assottigliano assieme al tempo disponibile, che Seattle dilata a suo vantaggio (3rd e 15 in porto con Wilson giù per 18 yards e un 3rd e 10 ricevuto da Moore) anche autorizzando Elliott alla realizzazione di un altro field-goal (9-17) e pur non andando a segno quando le torna il possesso (sack di Jenkins). O perfino allungando, di tanto in tanto, agli Eagles una mano d’aiuto con l’incornata di Ford a Sanders, spinto dalla forza d’urto per 6 yards in un down da 7 archiviato definitivamente da McCown, e una seconda pass-interference di Flowers su Gibson altezza 13-Seahawks. L’ultima oasi di speranza per Philadelphia, che però i sack di Green e (4th down) Clowney rivelano essere un illusorio miraggio. Vince e passa Seattle.


Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL


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