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Fabrizio Mancini

Vikings-Bears, il testa a testa finale è di Chicago

Aggiornamento: 21 mag 2021

Le partite di ultima giornata di regular season può renderle combattute soprattutto l'agonismo della rivalità divisionale. Minnesota indebolita dal preventivato depauperamento del roster titolare da parte di coach Zimmer, ma Boone sembra Cook in una run di partenza da 59 yards rovinata da uno snap che impatta le ginocchia di Mannion rimbalzando tra le mani di Nichols. I Bears risalgono quasi dal fondo con Montgomery, Robinson e Cohen, non del tutto con Miller da un 3rd e 7: Pineiro entra per calciare da 3, tuttavia, anche quando – per l’intercetto di Pierre-Louis – di strada per il touchdown Trubisky, sackato da Weatherly e Brothers, dovrebbe percorrerne decisamente meno (39 yards). 6-0 Chicago: un punteggio che, visti gli accadimenti, tutti contro Minnesota, che però non lo hanno ampliato, ancora dà scampo a Mannion, quasi intercettato da Lynch, ma già più sicuro su Hollins e Olabisi Johnson e spalleggiato da Abdullah e Ham fino al 3-6 di Bailey dalle 37. Meno da Boone, cui ricorre nella sua endzone dopo un super-punt di O’Donnell: Kwiatkowski lo placca prima dell’uscita e i Bears vanno in allungo con la safety dell’8-3, tre completi di Trubisky per Saubert, Wims e Ridley e un altro field-goal a bersaglio di Pineiro. Un dato di fatto evidente la conservata identità difensiva dei Vikings, ora però è fondamentale che anche l’attacco si allinei: Boone e Abdullah corrono parecchio, ma non abbastanza e Bailey calcia nei pali il -5 di fine primo tempo (6-11). Ma affondano con convinzione pure i Bears: 8 yards per Nall, 37 per Montgomery spinto poi in touchdown (nel reale senso del termine) da Lucas, Daniels, Holtz e, in ultimo, Larsen. Non fa crollare Minnesota nemmeno l’holding da -10 yards di Udoh perché il misuratore boccia la corsa breve di Trubisky su un 4th e 1 e Mannion, con Olabisi Johnson e Abdullah dalle 43 di Chicago, ne scala presto 36: tre run di Boone per le 7 che rimangono (13-18), altrettante defalcate da un importante 2nd e 10 che però, una grave flag contro Udoh fa lievitare da 3rd e 3 ad un vertiginoso 3rd e 18. Serve il piede di Bailey per andare almeno a -2 e Odenigbo per sackare sulle 21-Bears Trubisky con fumble e ritorno in endzone: challenge urgente seppur contrario agli interessi dei Vikings (c’è il turnover, non il touchdown), ma ugualmente realizzabili da dove – le 23 ospiti – Boone e Abdullah riprendono, stavolta ben sorvegliati da Pierre-Louis e Nick Williams, a scattare. Il quarto field-goal di Bailey porta comunque avanti (19-18) Minnesota, ma le mani di Trubisky al lancio, quelle di Ridley alla presa di un 4th e 9 da 32 yards per le 19 opposte e il piede di Pineiro collaborano per plasmare ed eseguire il matchpoint definitivo. Abdullah ritorna ancora 28 yards vitali a 10 secondi dal termine e, a 4, Mannion può solo cannonare verso la endzone dei Bears: intercetta Eddie Jackson. Chicago 21 Minnesota 19.


Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL


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