Il sorpresone-Dolphins a Miami vale probabilmente per tutti i potenziali scivoloni di questa ultima giornata: Green Bay lo rischia seriamente, Kansas City abbastanza, Philadelphia sì e no. Non va mai sotto dai Giants la squadra di coach Pederson, ma neanche granchè sopra: se la ruota degli infortuni continua a girare (oggi ha marcato visita Ertz, ma è rientrato LeBlanc), del resto, dagli Eagles non è che si possa pretendere più dell'ultima serie di belle e concrete prove di personalità. Aggiungeteci questa del Metlife Stadium: Phila la inaugura con un 4h e 7 incompleto Wentz-Goedert che, la beffa, pochi minuti dopo si cimenteranno in riuscite prove di dialogo a distanza ben più difficili. Il resto ce lo mettono Sanders e il field-goal di Elliott dalle 31 e, se serve, un sack di Graham a Jones, pareggiato dal doppio agguato contemporaneo a Wentz di Mayo e Williams. Eagles guardati a vista dall'occhio arbitrale: un Delay of Game e un Roughing the Passer (Douglas) contro per la strepitosa ricezione di Tate e il field-goal del pari di Rosas dalle 37. Wentz non lascia andare le 26 di NY solo perchè Williams e Bucannon ci hanno fermato Scott su un 3rd e 1: perciò ecco un 4th down di sua responsabilità e dalle 31 l'ispirazione - pericolosa - per una palombella profonda fermata in endzone da Perkins. Jones, allora, dopo un 3rd e 5 ben passato a Sterling Shepard, non può tirarsi indietro dinanzi ad un 4th e 1 che aggira sull'esterno correndo per le 20-Eagles, tantomeno se Phila gli lascia lo spazio per mirare su Tate in touchdown. LeBlanc e Hamilton mettono le mani senza chiuderle rispettivamente su un 4th e 4 (Giants) e su un 3rd e 17 per Sterling Shepard e Burnett, ma non si spaventano nè Wentz, che accompagna gli Eagles sulle 22 newyorkesi con Ward e Goedert per poi lasciare la ribalta alla run di Scott (17-10), nè Barkley, in clamorosa fuga progressiva dalle sue 22 al touchdown. Altro fischio nel bilancio passivo di Philadelphia: holding offensivo proprio nell'azione di un super-lungo (a Robert Davis) di Wentz, che però rimedia più che alla pari su Burnett altezza 32 Giants, rischiando poi di prendere intercetto da Love. Elliott sigla il 20-17 e Cox ferma sulle ultime 2 yards rossoblu un fumble-carambola Jones-Barkley-ancora Jones-Jenkins. Corsa dalle 7 e +10 Eagles per far salire in Paradiso l'autostima di Boston Scott (aveva iniziato la sua partita con una traballante presa da kickoff, la chiude con tre touchdown) e far sì che Wentz gli ridìa palla su un 3rd e 13 polverizzato con altre 47 yards di run in due tornate. 34-17 Philadelphia.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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