Non riesce proprio a trovarla, Detroit, una partita di positiva coincidenza in proporzione tra i suoi e i punti segnati dagli avversari di turno, punti che da troppo tempo sono sempre qualcuno in più rispetto ai propri, tanti o pochi che siano quelli che la squadra di Patricia mette a referto. Chicago li aveva già di recente avvisati i Lions con il 20-17 del match di andata e un secondo avvertimento glielo manda anche oggi, già dal kickoff: Patterson ritorna 29 yards e un Trubisky in palla mette Robinson prima dentro le 30 opposte, poi in endzone. Blough, vice di Driskel (e di Stafford), non ci fa caso: lungo senza pensarci un attimo dalle sue 17 alle 35 circa di Chicago per Golladay che raccoglie in solitaria, affonda per il 7-7 e intercetta un altro pass in avanzamento da 3rd e 9 altezza 19 nel drive del ribaltamento-Detroit (Blough centralmente su Marvin Jones senza Bears al contrasto), mentre Reeves-Maybin interviene tempestivo sulla toccata di Bush al calcio rasoterra di Prater. Bears fallosi in attacco con Wims e Coward: Trubisky ripara (su Miller e Cohen) fino ad un 4th e 6 a vuoto, Blough alza la sua media pescando Golladay sulle 14 di Chicago e i Lions rimontano addirittura un successivo 1st e 20 (altra flag contro Floyd) per andare però solo a segnare al piede con Prater. Patterson (ancora ok al ritorno, 33 yards) e Trubisky (35 tra lanci e corse brevi su Miller, Wims e Robinson) spingono i Bears discretamente in fondo, ma anche per loro il premio è un field-goal (Pineiro dalle 30) la cui rilevanza Chicago scoprirà nel terzo quarto quando Trubisky esce da un intercetto di Slay liberando Miller, Robinson e, con un bel lob che dalle 25 gli spiove in endzone tra le mani, Horsted (17-17). Tutto da rifare per Detroit con Amendola, McKissic, Scarborough e l'offside di Clinton-Dix che tramuta un 3rd e 5 in 3rd e 1. Quanto una yarda (sulle 5 finali, peraltro) può incidere sulla storia di un drive e, a quarto periodo appena iniziato, di una partita: Patricia manda Prater a tirare il +3 dalle 24 anzichè Blough a giocarsi un 4th down, Flowers poi sacka Trubisky, riportato però in carreggiata da un blocco illegale di Golladay, fonte di patimenti per i Lions, stroncati (3rd e 4 e 3rd e 5) da due prese profonde di Miller e dal lancio in avanzamento Trubisky-Montgomery. 24-20 Bears con Smith che recupera ad una sua violenza non necessaria sackando Blough ben 13 yards al di là dello scrimmage e Eddie Jackson che piazza, a 30 secondi dal termine, l'intercetto-vittoria.
Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL
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