Sinceramente ingiudicabili, così ridotti da mille infortuni, i Philadelphia Eagles. Pederson fa rifirmare addirittura Ajayi, sparito dal mondo NFL da oltre un anno, al contempo timbra i ticket sanitari di Agholor e (di nuovo) Howard: contro Seattle non può essere partita alla pari e, se così sembra, è solo perché i Seahawks si mangiano due touchdown belli che fatti con Wilson e Metcalf e non volano via già in un primo tempo in cui, di contro, rincorrendo il calcio da 3 di Elliott, ne mettono uno diretto (e bellissimo) dalle 44 con Malik Turner, propiziano due fumble (Green e Ansah) ricoprendone uno solo (Woods), intercettano Wentz con McDougald e segnano al piede con Myers. Di solito chi è allenato da Carroll non è di troppo incline al compatimento: eppure Wilson pare quasi lo faccia apposta ad alzare al solissimo (in endzone) Hollister una palla imprendibile (ancora Myers nei pali), per Metcalf qualche attenuante in più sul lunghissimo dalle 47-Seahawks non trattenuto ad un paio di yards dal touchdown e Seattle che, perciò, dopo l’intervallo, non può ancora tirarsi giù le maniche della divisa. Phila è lì a -7, prende un fumble da flipper Wentz-Jefferson, lo restituisce in forma di intercetto (Darby) e doppio ritorno (il primo di Darby, il secondo di McLeod, servito corto dal compagno) e fa le cose a due (Jenkins e Gerry) anche quando c’è da sbattere al tappeto Wilson. Con Penny va diversamente: Maddox lo stende solo dopo 21 yards di corsa, Darby – l’ultimo a potergliene interrompere ulteriori 58 - lo tocca e basta altezza 15-Eagles (17-3 Seahawks). A fumble, stavolta, corrisponde fumble: Griffin-Diggs spossessano Goedert, Gerry brucia Wilson (e Wentz non completa un 4th e 2 su Arcega-Whiteside), poi sackato ancora di gruppo da Graham e Jenkins. Coach Carroll accetta volentieri il cambio se Flowers intercetta Wentz e Ertz riceve stretto in endzone il touchdown non convertito da un’altra ‘persa’ di Sanders solotanto a 20 secondi dal termine. 17-9 Seattle.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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