La partita peggiore di Lamar Jackson lo scorso anno? Quella persa in casa dai Ravens contro i Los Angeles Chargers nel Wild Card Round. La partita peggiore di Lamar Jackson quest’anno? Questa, persa in casa dai Ravens contro i Tennessee Titans nel Divisional Round. Differenze? In sostanza nessuna, perché Baltimore fa la medesima prematura (e bruttissima) fine, una marea se entrassimo nei dettagli delle sperticate celebrazioni mediatiche al quarterback di coach Harbaugh. Dall’altra parte le mire espansionistiche dei Titans non si fermano al Massachussets e la ricerca di tanti pretesti (Patriots finiti, Ravens irriconoscibili) non li innalzano ai doverosi e giusti onori. Vrabel se ne frega, magari le vincesse tutte da qui al Superbowl per demeriti avversari, tra un intercetto con ritorno di Ryan e corrispettiva violenza non necessaria a favore (proprio a carico di Lamar Jackson), almeno fino a quando durerà il magico stato di condizione tecnica di Tannehill: corsa per le 6 di Baltimore su un 3rd e 2, esterno in endzone dalle 21 per la fenomenale ricezione a una mano e in due riprese di Jonnu Smith (7-0 Tennessee) e il lunghissimo dalle sue 47 in touchdown (14-0) a Raymond, l’inatteso castigo immediato di un 4th e 1 Ravens stoppato da Long su Lamar Jackson, portato da Tennessee più a lanciare che a sgroppare, uno status deleterio se Baltimore ha in aggiunta Ingram mezzo zoppo. Non concretizzandosi, poi, per i Ravens, il contro-intercetto di Bowser, devono lavorare a cottimo Marquise Brown (non sta benissimo neanche Andrews) e fare gli straordinari al calcio Tucker (6-14, 49 e 22 yards) per supplire ad un sack di Correa e ad un altro 4th down corto inibito da Landry a Jackson. Baltimore si tranquillizza un minimo pensando al buon funzionamento, almeno quello, del proprio piano di contenimento sul Lamar dei Titans, Derrick Henry e qualcuno dei Ravens, soddisfatto, lo pensa ad alta voce. Il Fato puntualmente punisce sparando il runningback ospite verso l’orizzonte con una run da 66 yards e trasformandolo nell’assist-man del touchdown di Corey Davis dalle 7. Fa tilt il flipper dei Ravens: sack-fumble Casey-Jackson-Simmons, Tannehill a sua volta in doppia veste nello smarcare A.J. Brown e imbucarsi palla in mano in endzone per il 28-6. Jackson perfino intercettato da Vaccaro e pimpante, ma con almeno due quarti strapieni di ritardo, in 29 yards di corsa e nel pass dalle 22 a Hurst (12-28 Titans). Alla conversione (su Boykin) dice no Byard, come Cruikshank e Adoree Jackson negli anticipi da 4th e 5 e 3rd e 11 a Andrews e Moore. Imprendibile, di nuovo da Boykin, l’ultima palla stagionale manovrata da Lamar Jackson. Vincono i Titans. Rispettiamoli adesso.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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