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Fabrizio Mancini

Senza Jackson e Ingram, ma sempre imperforabili i Ravens

Tennessee vincerà a Houston e dunque nessuna possibilità di qualificazione playoff a monte per Pittsburgh, Steelers di loro sempre gagliardi ma non del tutto competitivi nella pioggia di Baltimore pur se opposti a dei Ravens inediti, con Griffin/McSorley al lancio e senza Ingram, assieme a Lamar Jackson la primissima opzione di Harbaugh per quei giochi di corsa che, primo ritorno da 31 yards escluso, trasbordano Edwards fin sulle 19 ospiti. Gli Steelers indovinano i tempi giusti del sack a Griffin (Watt e Hilton) e del placcaggio superbo di Heyward a Boyle nelle 5: solo due field-goal, dunque per Baltimore, Tucker li realizza dalle 45 e dalle 22, altrettanti sia i 3rd down che Hodges mette a punto con Diontae Johnson che le run brevi di Snell. Onwuasor riesce ad attaccare la seconda quando Pittsburgh ha già pareggiato i conti con l’accesso del suo runningback in endzone, Boswell passa avanti con l’extrapoint del 7-6. Steelers che non vorrebbero rimpianti, ma non sempre gli arbitri tengono nelle righe l’aggressività difensiva che Pittsburgh spende e spande: Dupree regolare col sack a Griffin (come, poco prima, Carr su Hodges), Watt invece ampiamente fuorilegge col colpo da Roughing the Passer sotto il collo di Griffin, ottimo sul 3rd e 12 da 20 yards per Hurst ma imperfetto su Hill. Tucker 3 su 3 al piede, quindi il sack-fumble Judon-Hodges per una ricopertura che, come da vecchio adagio, favorisce il terzo litigante (Pierce, sulle 25 di Pittsburgh) sui primi due (Samuels e Onwuasor). Griffin accende solo il motore, l’acceleratore lo pigiano Edwards, dalle 14 un Justice Hill mezzo potenza e mezzo agilità (16-7 Ravens) e, in ripartenza dopo l’intervallo, di nuovo Edwards, cui stavolta però il catch-fumble di Watt non la manda liscia. Haden ricopre, Snell sprinta per 21 yards, Boswell calcia nei pali dalle 26. Baltimore racimola i punti della risoluzione finale della pratica su una flag di Heyward in un 3rd e 9 che diventa 3rd e 4 e 1st e 10 con la run di Griffin e il field-goal di Tucker dalle 47, il placcaggio da fumble - fermato in touchdown da Richard - di Board e Humprey in seconda battuta a punire la rivedibile presa da snap di Berry e il sack di Carr nella endzone di Pittsburgh. La palla esce sì, dalle mani di Hodges, ma – a parere degli arbitri – con il trucco dell’Intentional Grounding. E’ dunque safety e 28-10 Ravens.

Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL

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