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Fabrizio Mancini

Seattle, una yarda tra la leadership di Division e il Wild Card Round

Football surreale a Foxboro (Miami batte New England passandole sotto il tavolo una beffarda Wild Card), credibile laddove le sfavorite (Chargers, Lions, Steelers) si sono almeno impegnate nel tentare lo sgambetto alle migliori e autentico a Seattle tra Seahawks (vittoria o quinto posto di Conference) e 49ers (sconfitta vietatissima). Autentico sulla carta, almeno: perché il fattore campo infatti pare pesare zero sulla psicologia di San Francisco e fare il solletico agli attributi di Kittle e Sanders e alle corse da ariete di Mostert. Seattle frena Garoppolo sackandolo con Flowers e i Niners chiudono la sarabanda con un field-goal insincero dalle 47 (Gould) che fa da sprone per Coleman e Samuel, mostruoso in tempismo, velocità e coordinazione nella reverse-run dalle 38 impreziosita da una fantastica veronica finale. Seahawks incatenati al palo dell’impotenza: Wilson ringhia ma Buckner lo sacka, Bosa ostruisce il buco di un 4th e inches, Samuel resta incontenibile e, se privato del pallone (Blair), è reattivo nel riappropriarsene. Gould al piede per un 13-0 paradossalmente non irrecuperabile nell’ipotesi del radicale cambio di marcia di Seattle nel terzo quarto con Lynch e Wilson e le sue 45 yards di lancio in endzone per Moore e Lockett. Buona la seconda (evidente la presa illegale di Iupati che annulla il primo touchdown), Garoppolo ne accumula 4 in più tutte insieme su Juszczyk, lascia a Mostert la run breve del 19-7 e s tiene il pass ok di conversione per Bourne, allontanato però prima della endline da Wagner. Lapalisse suggerisce a Seattle che è meglio andar sotto di un punto in meno che di uno in più, pur parlando sempre di un -12 irto di 3rd down (Hollister, Lockett) e fumble sfiorati (Lockett-Williams) che, dalle 5, Lynch ultradimezza di corsa (14-19). Per Garoppolo, Kittle e Samuel, tuttavia, è come se il match fosse appena iniziato: buoni anche i compendi di Breida, decisiva l’incursione di Mostert dalle 13 (26-14), ma ci ha preso la mano anche Wilson che corre con Homer, passa per Moore, Lockett e una pass interference di Williams e, dalle 14, pesca Metcalf in endzone (21-26). Cominciano a sentire qualche emozione anche i 49ers: James imperfetto in presa da punt per un ritorno che non parte, violenza non necessaria di Garland, ancora Wilson-Metcalf-Lockett, quindi la responsabilità di un 4th e 10 assolta alla grandissima dal rookie-undrafted da 3 presenze appena John Ursua con una ricezione sull’undicesima yarda. Un’altra ancora e sarebbe stato touchdown, stessi esiti nel caso di una mancata flag per pass-interference - lamentata 10 secondi prima da coach Carroll – di Warner su Hollister, respinto all’ultimo tuffo da Greenlaw alle porte della endzone di San Francisco. Al video Seattle ci ricorre qua, ma il replay è impietosamente chiaro. Seahawks ko e in trasferta al Wild Card Round.


Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL


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