Un giorno e mezzo di tempo per bilanciare concentrazione e carica agonistica per Seattle, in campo nel Monday Night di Week 13 certa di potersi andare ad issare in vetta alla NFC Conference se vincesse su Minnesota, non meno coinvolta tuttavia nel discorso-leadership rispetto agli uomini di coach Carroll dopo la già nota ad entrambe sconfitta in extremis dei 49ers a Baltimore. Temprati da una abitudine pluriennale a giocare per queste poste e fino all'ultimo secondo utile Seahawks e Vikings: le quasi 60 yards spremute di corsa da Ham e Diggs, con screen-pass Cousins-Cooks sulle 9 per l'attacco alla endzone e un sack di Hunter a Wilson scorrono via ignorata tra i pensieri di Seattle, che strappa un 3rd e 4 (Gordon) e un 3rd e 3 (Metcalf) e si butta in touchdown con Carson. Minnesota manda un'altra scossa elettrica alla partita appena fuori dalla redzone opposta intercettando Wilson di carambola (Watts) con ritorno vincente di Anthony Harris e conservando fino agli spogliatoi il +7 che ne esce cambiandone solo la numerazione con l'impattamento al field-goal (Bailey) del calcio precedente di Myers (Harrison Smith in tuffo su Lockett a scongiurare la chiusura di un 3rd e 9). Seattle è più istinto, Minnesota invece prima pensa, poi agisce: ecco perchè l'inutile violenza non necessaria di Rhodes, che sbatte platealmente Carson fuori dal campo perdendo 15 yards, meraviglia tutti, innervosisce i Vikings e esalta i Seahawks. Proprio Carson fa il pieno di benzina per volare leggero dalle 30, Penny defalca le ultime 5 (17-17) con Green e McDougald a depredare Diggs (26 yards ospiti). Carson e Penny sfuggono ancora facile, incerta però la presa in endzone di Moore per il bene di Minnesota, che se la cava con il field-goal di Myers dalle 29, ma rovina tutto isolando Moore su un lunghissimo di Wilson (60 yards tra passaggio, presa e viaggio in endzone: 27-17), beccando pure intercetto volante - Diggs non trattiene - da Flowers e touchdown (tre run per 25 yards) di Penny. Seattle già si vede San Francisco alle spalle e non se le copre sul lungo di Cousins a Treadwell (fotocopia del precedente Wilson-Moore, 24-34), ma che lucidità nella run da 29 yards (Homer) in situazione di Punt Formation, pur se Minnesota si riappropria della palla due minuti dopo con Rhodes-Alexander su Metcalf. Non molla nessuno, insomma: 3rd e 10 per Diggs (con flag per Flowers), doppia corsa di Mattison e Rudolph a fermare a una mano il medio di Cousins dalle 11. Extrapoint out di Bailey (30-34 Seattle), ma subito sack-Vikings (Odenigbo) e 4th e 3 impreciso Cousins-Irv Smith, con i Seahawks che se ne vanno con Carson su un importantissimo 3rd e 1, segnano al piede il +7 e incidono la W del primato di Division sull'ovale che Turner e Homer, decisivo più di Wilson, intercettano a Ham sul kick-off susseguente.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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