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Fabrizio Mancini

Saints, niente regali a Tennessee

Titans senza Derrick Henry proprio nella partita in cui non sarebbe proprio il caso di regalarne la forza d’urto a uno squadrone come New Orleans. Che, però, mostra di non volersi avvantaggiare dell’assenza, e poi Tennessee ha anche altri velocisti da guardare a vista: Dion Lewis, ad esempio o, meglio ancora, Jonnu Smith che taglia il pass di Tannehill e se ne va nell’angolo del touchdown. I Saints, quanto a voglia di difendere, si fermano per ora al sack di Klein - con Roberson che risponde su Brees - e ’lisciano’ la reverse-run del 14-0 (54 yards) di un sempre più maturo A.J. Brown. D’ora in poi scordatevela questa New Orleans vacanziera: certa gente non parte da casa per andare a far figuracce gratuite solo perché lo scopo di regular-season è in cassaforte da un pezzo. Tennessee, tuttavia, non intende collaborare, tantomeno ora che il suo di obiettivo non appare così irraggiungibile: Brees ancora giù da Casey e Lutz a bersaglio dalle 47 col field-goal del 3-10, dall’altra parte Tannehill affonda addirittura a -13 yards totali dallo scrimmage contro Jordan e Demario Davis. Altro giro di palla e, dalle 44, Cook se la può prendere comoda ai suoi ritmi di corsa dato il blocco simultaneo di Kamara e Ginn su Byard e Brock. Titans col fiato corto già dal kick di ripartenza dall’intervallo: Deonte Harris ritorna per le sue 39, Saints più o meno sullo stesso punto del campo avverso per la pass-interference di Ryan, Kamara dalle 46 al touchdown senza soste intermedie e Tannehill sackato senza pietà da Tuttle. Non c’è proprio confronto: Brees da Thomas e Tre’Quan Smith neanche fosse in allenamento, Kamara sgamba corto per un altro touchdown, anzi due perché gli arbitri gli tolgono il primo al challenge per sopraggiunto completo una yarda prima della endline. Sul -10 Tannehill defibrilla i Titans inventandosi un fendente centrale dal lato che confonde le linee di New Orleans, con Sharpe che afferra sulle 31 e scappa fino al traguardo, da dove Deonte Harris risale fin sulle prime 48 per un 3rd e 1 affidato da Payton al deus ex machina Taysom Hill e il fantastico tracciante dalle 23 di Brees strappato da Cook alla contestazione di Byard. La differenza è sempre più chiara, ma Tennessee sgobba quanto può per nasconderla: Brees, che sente il sack di Roberson sul collo, avanza di esperienza per non cadere in endzone, Tannehill sguinzaglia Dawkins per le 15-Saints e scarica centralmente tra i guanti di Sharpe il 28-31. Frustranti i Saints: sgarrano su un trick-play da punt formation (Hill incompleto sull’esterno per Hardee), ma 20 secondi dopo sono già tornati, sul recupero da fumble (Raymond) di Gardner-Johnson, a gestir palla con Brees e Thomas: due touchdown di fila e un challenge anche stavolta per New Orleans, buono il secondo e 38-28 ben custodito con il controllo di Robinson a Sharpe sull’ultimo 4th e 10 profondissimo di Tannehill.

Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL




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