San Francisco ha già vinto quando i Rams imboccano, con tanta tensione addosso, il sottopassaggio della Memorial Sports Arena: necessità di battere i Bears, perciò, ancor più impellente per Goff e soci, almeno fino a quando in Division gli scontri diretti li vinca chi li deve o qualcuno non rallenti sensibilmente la propria ottima marcia, al di là del turno di riposo che proprio oggi la Lega concede ai Seahawks, in coincidenza con la apparentemente buona giornata di luna di Trubisky. 15 yards di pass a Gabriel, con Montgomery che fa avanzare Chicago fin sulle 30 avversarie: field-goal fuori di Pineiro dalle 49, ma fumble losangelino al primo gioco (stop di Jackson alla run di Gurley e ricopertura di Clinton-Dix), intercetto di Roquan Smith a Goff e dolorosa flag contro Malcolm Brown su seconda situazione di 4th down-Bears (sulla precedente bene Ramsey su Gabriel), leggermente più disinvolti nello scalare il campo casalingo (Cohen e Wims), ma ancora imperfetti al calcio (Pineiro out dalle 47). Gurley ci ricorda chi era (o chi è quando sta bene) mangiandosi 34 yards palla in mano: stimolati così Hill (intercetto) e Goff: lancio ok a Thomas per il 3-0 di Zuerlein e sbracciatona da 3rd e 5 a Kupp, barcollante a fondocampo dopo la presa. Gli arbitri vedono chissà dove un touchdown, Chicago ottiene la revisione, ma non la grazia (Gurley li sfonda da vicino per il 10-0 L.A.) per la quale, nel secondo tempo, dovranno industriarsi da soli: prima che gli declini quella luna favorevole, allora, Trubisky va da Miller e Gabriel e si mette nelle mani... dei piedi supersonici di Cohen che sa dove trovare quando invia dalle 14 un liftato nell'angolo corto della endzone-Rams (7-10). A Goff dice male pure quando indovina perle da applausi come le 51 yards di lancio che Reynolds blocca per il nuovo +10: Illegal Formation e si torna prima a centrocampo, poi di nuovo - con Gurley e Everett - dalle parti della endzone, che Brown vìola dalle 5. L.A. vince 17-7.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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