Un cattivo lancio di dadi al gioco dell'oca e tornano di botto al punto di partenza i Raiders: danno, evidentemente, poco credito anche loro ai Jets vincenti su Giants e Redskins, ai relativi progressi di Sam Darnold e alle chiare premesse da partita dura (Carr subito con l’onere di scalare, su Ricard e Tyrell Williams, un 3rd e 11 e un 3rd e 6) poste a premessa da New York: forse perché Carlson trova i pali del 3-0 dalle 48 e Oakland si fa troppo presto la bocca buona ad una vittoria che le consentirebbe di affiancare Kansas City in vetta alla sua Divison a parità di riposi. Robby Anderson ribadisce che non sarà così, con lui Demaryius Thomas, pur se gli arbitri gli tolgono un touchdown di presa e avanzamento corto per fallo in attacco di Brown: Ficken infila il 3-3, Bell corre e riceve 30 yards fin sulle 19-Raiders con gli arbitri che, stavolta, vengono incontro ai Jets (Crosby contrasta nelle regole Darnold, Hurst no) e al loro quarterback che si rialza, afferra palla sulle 10 e si butta in endzone a testa bassa. New York resta sul 10-3 con Austin che accalappia Renfrow su un 3rd e 2, poi allunga a 13 dalle 35 al piede (nessun Raider, qui, si mette di mezzo tra Crosby e il suo secondo sack a Darnold) stazionando sulle 30 di Oakland con Crowder, mentre Berrios ritorna 26 yards (Ficken macchia la sua media giornaliera calciando out dalle 48) e ne tira su circa 70 lavorando con Darnold a inizi terzo periodo. Lo stop di Harris precede di secondi lo scambio troppo comodo che manda Griffin a passeggio nella endzone degli ospiti, di nuovo aperta alla conquista newyorkese quando Ingold non copre sulle sue 39 un 4th e 1 convertito in touchdown (27-3) da Darnold-Robby Anderson e Poole porta dalle 15 in mèta un ovale di iniziale possesso-Raiders.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
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